Area interna Oltrepo’ Pavese, presentate le attività per rafforzamento amministrativo

Un programma in 7 moduli articolati in attività seminariali e laboratoriali destinati al personale comunale

 
L’area interna Appennino Lombardo - Alto Oltrepo’ Pavese al centro di un’iniziativa di capacity building dei sistemi intercomunali in cui la digitalizzazione delle funzioni e servizi comunali gioca un ruolo fondamentale.  Le attività del piano operativo – realizzato nell’ambito del progetto pilota di Formez PA in collaborazione con Regione Lombardia per il rafforzamento della capacità amministrativa delle aree lombarde coinvolte nella Strategia nazionale per le aree interne attraverso la promozione delle competenze del personale comunale -  sono state presentate in forma ibrida a Varzì nella sede della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese (CMOP) a sindaci e amministratori dei 18 comuni del comprensorio lombardo.  In collegamento il team di Community di innovazione, la linea di intervento attuata da Formez Pa del Progetto ITALIAE promosso dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie (DARA), volta al trasferimento di pratiche digitali innovative a favore dell’ottimizzazione del governo locale. “Io credo molto in giornate come queste dove la parte tecnica incontra quella politica, si creano sinergie con centri di competenza importanti come il Formez, con la Regione Lombardia e il DARA - ha detto Giovanni Palli presidente CMOP in apertura dell’incontro – perché si crea una sintesi importante che consente di raggiungere i nostri obiettivi”.
 Il programma è articolato i sette moduli tematici in cui attività formative seminariali per il trasferimento delle conoscenze si alternano a quelle laboratoriali con un taglio più pratico su specifiche questioni. I moduli si propongono anche come momenti di confronto e scambio di buone patiche. I focus spaziano dalla normativa UE agli investimenti innescati dal PNRR, dallo studio degli aiuti di Stato all’analisi delle gestioni associate di funzioni e servizi. Saranno erogati, anche sulla base delle diverse esigenze, sia in presenza che a distanza, ma non saranno rigidi. “Il piano delle attività è un contratto aperto – ha sottolineato Patrizia Consolo responsabile del progetto – a cui possono essere aggiunti anche altri temi ritenuti importanti e significativi”.