Area interna Sud Ovest orvietano: al via gli interventi sul territorio

La strategia dell’area pilota umbra entra nella fase operativa con l’avvio di 38 progetti. Per l’attuazione, centrale l’integrazione dei territori e la logica di rete per superare le criticità

Alla fine dello scorso dicembre è stato firmato l’Accordo di Programma quadro (APQ) e ora parte l’attuazione concreta dei primi 38 progetti previsti dalla strategia dell’area interna Sud Ovest Orvietano. E’ quanto emerso nel corso del Forum Le reti dei territori per lo sviluppo locale svoltosi il 21 maggio ad Orvieto,  ente capofila dell’area pilota umbra composta da 20 comuni che hanno fatto squadra migliorando la governance a scala intercomunale.  Sul piatto quasi 12 milioni di euro tra risorse provenienti dalla Legge di stabilità, fondi strutturali e cofinanziamento comunale. Un territorio ricco di storia e cultura, ma interessato da fenomeni spopolamento, scarso ricambio generazionale e difficile accesso per i giovani al mondo del lavoro. Criticità che insieme alla marginalità dell’area si riflettono sulla qualità dei servizi essenziali educazione, salute, mobilità. L’impianto strategico punta alla valorizzazione di beni ambientali e culturali e della produzione agroalimentare qualificata. Al Forum - a cui hanno partecipato tutti i sindaci interessati, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e la coordinatrice del Comitato nazionale aree interne, Sabrina Lucatelli - è stato fatto il punto dell’intero processo che ha portato alla firma dell’APQ e al passaggio alla fase operativa. Il sindaco referente dell’area, Giuseppe Germani, ha posto l’accento sulla centralità, per la realizzazione degli interventi, delle gestioni associate di funzioni e servizi. “La sfida per avviare il cambiamento si muove in una logica di rete - ha dichiarato Germani - e si basa sull’integrazione tra funzioni e servizi, sulla creazione di presupposti per una nuova imprenditorialità, attrattività e inclusività, basata su  valori  comuni”. La Marini ha sottolineato l’importanza della Strategia Nazionale aree interne (SNAI) come modello di programmazione  post 2020 e in particolare dell’esperienza dell’area pilota come percorso riproducile in una regione come l’Umbria che ha 63 comuni al di sotto dei 5mila abitanti. Il Sud-Ovest Orvietano è una delle tre aree interne  regionali insieme al Nord Est Umbria e alla Valnerina.