Associazionismo, al via l’attività di monitoraggio per le aree in attuazione

L’area Basso Sangro e Trigno scelta come apripista per l’analisi dell’operatività del sistema intercomunale. Incontro molto fruttuoso per i confronti con le altre aree SNAI

 
E’ partita con il Basso Sangro e Trigno l’attività di analisi del Formez PA per verificare l’operatività dei sistemi associativi e le modalità organizzative per realizzare la Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) dalle aree già in fase di attuazione.
 
L’incontro si è svolto in teleconferenza tra tecnici e rappresentanti del Formez PA, del Dipartimento per le politiche di coesione, del Comitato tecnico aree interne (CTAI) e il sindaco del comune capofila di Monterodomo, Antonio Tamburrino accompagnato dai tecnici del comprensorio abruzzese.
 
E come tante delle attività avviate inizialmente con la SNAI anche questa ha avuto un carattere sperimentale per tarare le metodologie sui territori e mettere a punto un modello gestionale da replicare e da utilizzare per velocizzare i processi nelle altre aree progetto. “Questo incontro è per noi molto importante sia per capire cosa si può migliorare nelle ultime aree che non hanno ancora definito il requisito associativo sia per fare una riflessione sulla fase 2 della SNAI, nel prossimo periodo di programmazione” ha detto in apertura Clelia Fusco responsabile del progetto del DFP “La Strategia nazionale aree interne e i nuovi assetti istituzionali” attuato dal Formez.
 
Un confronto, definito “molto fruttuoso e stimolante per continuare il lavoro” con le altre aree, di oltre due ore in cui i referenti d’area hanno illustrato lo stato di attuazione degli interventi programmati e delle scelte operate per adempiere al prerequisito associativo previsto per l’ammissibilità alla SNAI rispondendo alle domande di chiarimenti rivolte dai tecnici sull’applicazione delle gestioni associate.
 
L’area è molto vasta, composta da 33 comuni della provincia di Chieti dislocati su tre diverse vallate.  La gestione della fase attuativa non è semplice, anche per la complessità procedurale, come ha ricordato Raffaele Trivellino coordinatore tecnico, ma anche per la carenza di personale dedicato.  L’area ha dimostrato di aver creduto molto nel progetto configurandosi fra quelle in stato più avanzato di attuazione. La scelta iniziale è stata quella di gestire in forma associata catasto e protezione civile, ma di fondamentale importanza è stato puntare sull’ITC, che rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo di ulteriori collaborazioni. “Dal punto di vista associativo non posso che essere soddisfatto per le scelte fatte come ad esempio il SIT (Sistema informativo territoriale) - ha dichiarato il sindaco capofila Tamburrino – soprattutto oggi che con l’emergenza Covid non si può uscire di casa l’importanza di questo strumento è stata molto apprezzata”.
 
“Il metodo che abbiamo scelto di usare fin dall’inizio è stato quello di far emergere i problemi, risolverli – ha continuato Trivellino – e man mano, sulla base di esigenze espresse, costruire servizi associati”.
 
Francesco Monaco, referente ANCI nel CTAI ha dichiarato in chiusura che l’area ha assolto “benissimo” al requisito associativo e ha invitato i suoi referenti ad avviare al più presto un processo complessivo di riorganizzazione amministrativa per rendere stabile il sistema associativo messo in campo.