Basso Sangro e Trigno, presto cabina di regia dei servizi socio –sanitari

Protocollo di intesa per la realizzazione della Centrale di coordinamento e operativa di cure transazionali

Siglato un protocollo di intesa per la realizzazione della “Centrale di coordinamento e operativa di cure transazionali” tra i comuni associati dell’area interna Basso Sangro e Trigno, la Asl Lanciano Vasto Chieti, l’Ambito 14 Alto Vastese e l’Ambito 12 Sangro Aventino. La Centrale punta all’integrazione del livello sociale e sanitario per la presa in carico dei pazienti più fragili, in primis gli anziani (over 65) che rappresentano il 34% della popolazione dell’area abruzzese a fronte del 21,5% nazionale.
 
 Nell’ambito della Strategia nazionale aree interne (SNAI), la Asl Vasto Chieti ha condotto un’analisi evidenziando la criticità delle condizioni socio-sanitarie di questa tipologia di pazienti che presentano un alto tasso di mortalità, un ricorso maggiore all’ospedalizzazione e una progressiva cronicizzazione delle patologie. Senza contare i costi: i pazienti cosiddetti fragili assorbono circa il 38% delle risorse assistenziali. La Centrale rappresenta la cabina di regia di tutti servizi territoriali, sanitari e sociali, per rispondere ai fabbisogni di salute delle persone fragili realizzando un percorso assistenziale specifico per ognuna di esse. Percorso che oltre alle cure sanitarie tenga conto anche del loro contesto socio-familiare per garantire una assistenza adeguata che eviti, il più possibile i ricoveri spesso non necessari.
 
 Problematiche messe recentemente in evidenza dall’epidemiologo Pasquale Falasca, autore dell’indagine, nel corso del seminario delle Federazione aree interne a Telese-Terme dedicato ai servizi socio-sanitari dove ha illustrato gli interventi in materia messi in campo dai 33 comuni dell’area Basso Sangro e Trigno.  Falasca ha sottolineato la necessità di modificare l’approccio assistenziale nelle aree interne caratterizzate da un alto tasso di invecchiamento della popolazione. La Centrale di coordinamento e operativa di cure transazionali rappresenta un altro tassello del metodo scelto dall’area interna abruzzese. Sarà dotata di medici e soprattutto infermieri che rivestono un ruolo di primissimo piano per la gestione integrata dei pazienti.