Cisl: dati confermano disoccupazione in crescita dal 2007

I dati Istat di oggi su occupati e disoccupati, con le serie storiche ricostruite dal 1977 al 2012, oltre a segnalare come e' cambiata negli anni la composizione all'interno del mercato del lavoro, evidenzia come il settore industriale, il Mezzogiorno ed i giovani hanno pagato il prezzo piu' alto della crisi economica degli ultimi 5 anni''. Lo dichiara in una nota Luigi Sbarra, Segretario confederale della Cisl, commentando i dati Istat di oggi

I dati Istat di oggi su occupati e disoccupati, con le serie storiche ricostruite dal 1977 al 2012, oltre a segnalare come e' cambiata negli anni la composizione all'interno del mercato del lavoro, evidenzia come il settore industriale, il Mezzogiorno ed i giovani hanno pagato il prezzo piu' alto della crisi economica degli ultimi 5 anni''. Lo dichiara in una nota Luigi Sbarra, Segretario confederale della Cisl, commentando i dati Istat di oggi

''Si evidenzia chiaramente come ormai il tasso di disoccupazione - continua Sbarra - sia in continua crescita dal 2007 con il contemporaneo calo dal 2008 ad oggi del tasso di occupazione. Il dato allarmante e' la disoccupazione nel Mezzogiorno che in 35 anni e' quasi raddoppiata passando dal 6,4% del 1977 al 10,7% e quella della giovanile (15-24 anni) che e' arrivata al 35,3%, con la crescita maggiore sempre nel mezzogiorno arrivando a toccare il 46,9%. Se non ci sara' un cambio di rotta immediato nei prossimi mesi, l'Italia rischia una desertificazione industriale e di diventare un Paese che non da' piu' speranza ai giovani''

Per Sbarra ''urgono interventi immediati per rimettere in moto l'economia, partendo dalle infrastrutture ancora troppo carenti soprattutto al Sud, ed investimenti pubblico-privati in innovazione e ricerca. Serve poi ridare priorita' al lavoro introducendo misure che restituiscano vitalita' al mercato del lavoro, come gli incentivi per le trasformazioni dei contratti flessibili in stabili, il ripristino dello sgravio contributivo totale sugli apprendisti anche per le imprese sopra i 9 addetti''

''Inoltre - conclude Sbarra - e' necessario un contratto intergenerazionale con il part-time in uscita per i lavoratori anziani e la contestuale assunzioni di giovani che potrebbe alleggerire alcune situazioni di crisi aziendali e dare, cosi', un segnale forte ai giovani''