La conferenza, incentrata sulle questioni religiose nell’istruzione giovanile, è parte di “Adyan Understanding Programme”, un progetto interculturale lanciato con il supporto della Fondazione Anna Lindh, con partner provenienti da Libano, Giordania, Polonia, Italia e Francia, ed è da considerarsi un'ambiziosa esperienza pilota nel campo dell’istruzione trans-culturale. La conferenza ha visto la partecipazione di oratori ed esperti da oltre 22 paesi, che si sono incontrati per discutere questioni che vanno dalle recenti rivolte emerse per il dialogo interconfessionale, al ruolo della diversità nella costruzione della pace.
In programma vi sono state molte attività che hanno evidenziato i successi perseguiti da Adyan. E' stato presentato lo sviluppo di un portale online rivolto principalmente ai giovani leader per offrire e-course e risorse didattiche e formative su varie tematiche, tra cui la diversità cristiana in Medio Oriente e la diversità musulmana in Europa.
Attraverso corsi come ‘Diversity and Intercultural Dialogue’, i giovani saranno “meglio equipaggiati” nella lotta agli stereotipi e nel processo di cosruzione che parte dalle esperienze reciproche. Uno sguardo più vicino alla realtà delle mutue percezioni ha dimostrato che il problema della fiducia tra i popoli a nord e a sud del Mediterraneo si è accentuato negli ultimi decenni: le questioni reali dovrebbero essere risolte, superando la percezione negativa che si ha dell’ “altro”.