Consiglio dei Cittadini Stranieri ed Apolidi

La Provincia di Bologna ha istituito il Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi, un organismo di rappresentanza dei cittadini non comunitari, composto da 30 consiglieri eletti a suffragio universale e diretto. Il Consiglio, che durerà in carica 5 anni, è il primo organismo elettivo di rappresentanza della popolazione straniera della provincia di Bologna. Il Consiglio degli stranieri concorre alla formazione delle politiche dell’Amministrazione provinciale esercitando funzioni consultive e propositive su tutte le materie di competenza del Consiglio provinciale. Il Consiglio degli stranieri è un’autonoma istituzione politico-amministrativa, a base elettivo-rappresentativa al quale è fornita una rilevante capacità giuridica. Il Presidente del Consiglio degli stranieri, eletto dall’Assemblea, potrà partecipare, con diritto di parola ma non di voto, alle sedute del Consiglio provinciale e della Conferenza metropolitana dei Sindaci. I Consiglieri stranieri, eletti dall’Assemblea, potranno altresì partecipare all’Assemblea del Circondario Imolese, alle Commissioni consiliari del Consiglio provinciale, ai procedimenti di formazione dei Piani di Zona.

Obiettivi
L’iniziativa risponde all’esigenza di colmare e risolvere, nelle forme e nei modi concessi dall’attuale normativa, nazionale e locale, la diversa capacità politico-amministrativa dei cittadini stranieri rispetto al resto della popolazione, esprime la volontà di costituire un orientamento, un fattivo e credibile auspicio, perché il voto amministrativo agli stranieri residenti sia riconosciuto e regolato dalla legge nazionale, ed essi siano presto rappresentati insieme ai cittadini.

Azioni
Il progetto è frutto di un lungo lavoro politico e tecnico di concertazione e collaborazione fra la Provincia, i comuni, le associazioni dei cittadini stranieri, i sindacati, il forum del settore, un pool di docenti universitari ed esperti all’uopo individuati. Questi soggetti hanno contribuito sia alla stesura del regolamento per l’istituzione ed il funzionamento del Consiglio che all’organizzazione delle sue elezioni. In particolare, coerentemente a quanto riportato negli Accordi di programma, l'Amministrazione provinciale ha chiesto la partecipazione dei Comuni e la loro collaborazione nell'espletamento delle consultazioni elettorali rispetto alle seguenti azioni:- la predisposizione della lista comunale degli elettori e l'invio della stessa alla Commissione elettorale provinciale,- l'individuazione, l'allestimento e l’organizzazione degli Uffici elettorali di Sezione,- la collaborazione alla diffusione dell'iniziativa,- lo svolgimento corretto delle operazioni di voto.Alla buona riuscita della competizione elettorale hanno altresì collaborato numerosi altri soggetti, fra cui l’Università degli studi di Bologna ed il Forum metropolitano delle associazioni dei cittadini stranieri di Bologna e provincia, rispettivamente impegnati nella campagna di comunicazione sociale e nel sostegno alla propaganda elettorale.

Risultati
Le elezioni si sono svolte il 2 dicembre 2007.Il Consiglio degli stranieri e apolidi è stato eletto in libere elezioni che hanno visto la partecipazione di oltre 9.200 elettori, dei circa 43.000 ufficialmente residenti nella provincia di Bologna: una partecipazione al voto superiore al 21%, con una percentuale di poco inferiore al 17% tra le donne e del 25,2% tra gli uomini, che è stata considerata buona da tutti gli osservatori e di buon auspicio per il futuro. Alla competizione elettorale hanno partecipato ben 32 liste con 275 candidati. I 30 consiglieri sono stati eletti con metodo proporzionale nei tre Collegi in cui è suddiviso il territorio provinciale, quello di Bologna, dell’imolese e del resto del territorio provinciale. Nella stessa data i cittadini stranieri hanno votato anche per l'elezione delle Consulte di Quartiere del Comune di Bologna e per l'elezione della Consulta Comunale della Città di Imola.

Punti di forza
Tra i principali punti di forza del progetto e del regolamento, che costituiscono anche elementi di novità rispetto ad altre analoghe esperienze:- ai sensi dell’art. 3 del Regolamento il Consiglio degli stranieri non risponde solo ad interessi specifici della popolazione immigrata e rappresenta non soltanto le persone che lo hanno votato, ma anche un interesse sostanziale e generale, cioè l’interesse dell’intera società della Provincia di Bologna affinché essa società sia tutta pienamente rappresentata, - l’ampia competenza riconosciuta al Consiglio: il parere obbligatorio e scritto sul bilancio provinciale e la possibilità di esprimere pareri e proposte su tutti gli atti dell’Amministrazione, - la rilevanza giuridica degli atti del Consiglio: in particolare, sebbene i pareri abbiano natura consultiva e non vincolante, il regolamento prevede che, ove il competente Organo provinciale ritenga di non attenervisi, deve comunque motivarne le ragioni in forma scritta,- il Regolamento impegna l’Amministrazione provinciale a dotare il Consiglio degli stranieri di risorse umane e strumentali necessarie al suo funzionamento, tra cui anche un’indennità di funzione riconosciuta ai consiglieri,- il progetto risponde ad una precisa richiesta delle Associazioni dei cittadini stranieri attive sul territorio provinciale, di istituire un organismo di rappresentanza della popolazione straniera che fosse democraticamente eletto e pertanto realmente rappresentativo, - la costruzione del progetto e la sua realizzazione hanno realizzato in itinere l’obiettivo della partecipazione sia della cittadinanza straniera che di tutta la collettività. Questa esperienza ha di fatto sensibilizzato più settori della società civile e non, alle tematiche dell’integrazione sociale e politica della cittadinanza straniera, ha creato dibattito e confronto allargato a più soggetti, andando oltre le retoriche che spesso accompagnano i temi dell’immigrazione e costruendo momenti di confronto diretto fra cittadini italiani e stranieri,- infine, il Consiglio vuole costituire un’occasione di apprendimento del lavoro politico, tanto per gli eletti quanto per gli elettori.

Destinatari
Tutti i cittadini residenti nella provincia sono beneficiari dell'iniziativa, con particolare riguardo alla popolazione straniera non appartenente alla comunità europea ed apolide.

Impatto sulla customer satisfaction
Per il Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna sono state 32 le liste ammesse per un totale di 275 candidati, di cui 155 uomini e 120 donne.L’età media dei candidati è di 35,8 anni (il più giovane candidato è albanese di 18 anni, il più anziano è marocchino di 61 anni), provenienti da 34 Paesi: 173 i candidati africani (il 62%), 54 gli asiatici (il 20%), 40 gli europei (il 15%), 8 i sud-americani (il 3%). I Paesi più rappresentati sono il Marocco con 120 candidati (44%), che rispecchia del resto la maggiore numerosità tra le presenze sul territorio (oltre 12 mila residenti), l’Albania con 26 candidati (9%), il Pakistan con 20 candidati (7%). Seguono Filippine, Tunisia, Bangladesh e Moldavia.

Seguito
E’ dagli inizi degli anni '90 che la Regione Emilia Romagna accoglie sempre più cittadini stranieri. Le industrie, così come le imprese agricole e di costruzioni, non avrebbero potuto sopravvivere senza il contributo dei lavoratori immigrati. Inoltre, a queste opportunità di lavoro si affianca un’offerta di servizi adeguata ai bisogni delle famiglie immigrate. Un altro segnale della stabilizzazione dei nuovi cittadini è la costante crescita del numero delle donne e dei minori stranieri. Infatti, in Emilia Romagna vi è il più alto numero di alunni stranieri nelle scuole: il 9,5 %, molto superiore alla media nazionale. A partire dal 2000 la regione ha investito consistenti risorse in progetti finalizzati all’integrazione sociale e culturale dei nuovi cittadini con una particolare attenzione alle nuove generazioni.

Formalizzazione
L'iniziativa è stata approvata dall'Amministrazione Provinciale, con atto di Consiglio n. 39 del 19/06/2007.

Promotori
Il progetto è stato promosso dal Presidente del Consiglio Provinciale e dall’Assessore alle Politiche Sociale e per la Salute.

Unità organizzativa competente
Nell'attuazione è stato coinvolto lo staff del Servizio Politiche Sociali e per la Salute, lo Staff del Servizio di Comunicazione, lo Staff della Segreteria Generale.

Gruppo di progetto
Ai fini della realizzazione del progetto sono stati costituiti due gruppi di lavoro: uno politico-consultivo e l’altro tecnico-operativo, cui hanno partecipato rappresentanti dei comuni del territorio, della Regione, di Istituzioni locali, dei sindacati e

Criticità
La principale debolezza di questi organismi consultivi risiede proprio nella loro natura unicamente "consultiva" e/o propositiva, priva quindi di effettivo potere decisionale. Questi sono i limiti dettati dalla normativa. La maggior parte di immigrati considera questa forma di partecipazione un passo avanti per ottenere in futuro pieno diritto di voto, alcuni credono sia solo una sorta di "contentino" elargito dal governo per giustificare la sua impossibilità a concedere di più.Pur a fronte di queste difficoltà, l’esperienza bolognese che ha visto eleggere non solo il Consiglio dei cittadini stranieri della Provincia di Bologna, ma anche le Consulte di quartiere del Comune di Bologna, la Consulta del Comune di Imola, nonché la Consulta del Distretto di Pianura Est, ha presentato un quadro positivo di partecipazione.

Cambiamenti organizzativi
Il progetto ha creato un nuovo soggetto istituzionale all'interno dell'Amministrazione: il primo organismo elettivo di rappresentanza a livello provinciale della popolazione straniera.

Diffusione
E' stata realizzata una campagna di comunicazione sociale con lo slogan "Lascia un segno di democrazia" che prevedeva il coinvolgimento di tutte le forze sociali del territorio (comuni, sindacati, terzo settore, associazioni di stranieri, ecc.) ed era suddiviso in due fasi: la prima che potremmo denominare di invito alla presentazione delle liste di candidati, la seconda più propriamente di invito al voto. L'esperienza è stata presentata a FORUM PA 2008.

Contatti
Referente: 
Anna Del Mugnaio
email: 
immigrazione@provincia.bologna.it
Ente: 
Provincia di Bologna
Telefono: 
0516598626
Regione: 
Emilia-Romagna
Provincia: 
BO
Comune: 
Bologna