I progetti di cooperazione territoriale europea presentati in questo catalogo costituiscono alcune delle esperienze — specificamente dedicate al tema della cultura e del dialogo interculturale — di istituzioni locali, partenariati ed altre organizzazioni territoriali, che hanno risposto all’invito lanciato, negli ultimi mesi del 2007, dal Centro di Competenza “Politiche e strumenti per lo sviluppo locale” del Formez. In particolare, il Formez ha chiesto ai partenariati territoriali di esprimere una “manifestazione di interesse” alla costituzione di una Rete di Territori Innovativi impegnati in progetti di cooperazione europea. L’idea alla base della manifestazione è stata appunto quella di costituire una comunità di territori che — partendo da livelli e tipologie di esperienza anche molto differenti — siano disposte, con l’assistenza del Formez, a dialogare, confrontarsi ed apprendere sul tema della cooperazione europea. Accrescere, in qualità e quantità, la capacità progettuale del Mezzogiorno su questo tema ha un rilievo di primissimo piano nel percorso di costruzione di uno spazio europeo coeso ed armonico. Il paradigma su cui poggia questa iniziativa è già molto presente nelle attività recenti del Formez sui temi dello sviluppo territoriale e della coesione: il metodo (l’approccio) dello sviluppo locale è un valore aggiunto delle politiche generali di coesione e può contribuire in modo decisivo — in un quadro di efficacia, sussidiarietà e “buona governance” — a raggiungere gli obiettivi complessivi di coesione, innovazione, apertura e modernizzazione del nostro Paese. Esso può farlo mantenendo i propri caratteri costitutivi: territorialità, azione collettiva, integrazione.In questo catalogo sono presentate sette esperienze individuate tra le Manifestazioni di interesse che hanno proposto progetti di cooperazione territoriale europea nel campo dei beni e delle attività culturali.Le sette esperienze inserite nel catalogo non vanno intese come i migliori progetti fra quelli presentati dagli aderenti alla Rete. Certamente si tratta di iniziative interessanti, ben documentati, proposte su tematiche rilevanti. Il loro inserimento nel catalogo non implica però un giudizio di valore, né esclude che altri progetti presentati siano ugualmente interessanti. Si tratta di un approfondimento che permette di conoscere, facendo riferimento a precise proposte, i contenuti caratterizzanti di un potenziale buon progetto di cooperazione europea fra territori. Le idee progetto presentate nel catalogo si concentrano su tematiche significative nel campo della cooperazione europea e della cultura.Ha rilievo, in primo luogo, la creazione di reti e itinerari nel campo della cultura e della coesione culturale. In particolare, il Progetto DI.MA (Discovering Magna Grecia), della Provincia di Cosenza, è imperniato sulla creazione di reti interregionali e transnazionali di parchi letterari, con l’obiettivo sia di costituire una comune matrice culturale, sia di identificare un’offerta integrata di possibili servizi. Sempre in quest’ambito, il Progetto I.TE.SA. dell’Agenzia di sviluppo della Provincia di Isernia ha promosso un network delle dimore storiche nel territorio transnazionale di riferimento. Infine, il progetto Cultourmed di ISVE, in Campania, ha identificato sei nuovi itinerari pilota con standard simili e riconoscibili in vari territori dell’Europa del Sud.L’identificazione di modelli innovativi comuni è un altro tema rilevante che ricorre fra i progetti presentati. Sono classificabili in quest’ambito il progetto NeDICTTH, dell’Università del Salento, che propone la creazione di un modello di catalogazione delle risorse ambientali, culturali e socioeconomiche del territori dei partenariato (l’area jonico-salentina e le regioni greche dell’Acaia e dell’Aioloacarnania); il progetto Technet, della Regione Siciliana, che ha definito un modello di sviluppo sostenibile nei settori economici legati alle attività tradizionali dei borghi marinari; ed il Progetto CULT della Comunità Montana Alto Basento, che ha permesso di condividere fra i partner, su base interregionale, un modello di gestione integrata territoriale nel campo dei distretti turistici culturali. Un rilievo specifico hanno infine le diverse esperienze proposte dal Comune di Napoli sui temi della rigenerazione fisica e dell’industria culturale nelle città. La Manifestazione di interesse lanciata dal Formez ha stimolato molta partecipazione. Le adesioni alla costituzione della Rete dei Territori Innovativi sono state 272 delle quali, come già accennato, 22 provenienti dalla Campania.Agli aderenti alla Rete, il Formez sta dedicando servizi di informazione, di animazione e di approfondimento tecnico sui temi della cooperazione europea fra territori e della progettazione in questo campo. In alcuni casi, su base selettiva ed a vantaggio di un numero limitato di partner — applicando criteri di potenzialità, esemplarità e trasferibilità delle esperienze — vengono forniti servizi di accompagnamento ai territori, per la predisposizione di studi, materiali e progettazioni propedeutiche alla candidatura ad iniziative di cooperazione europea nell’ambito dei programmi 2007-2013.
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