Con il portale Dati.camera.it la Camera dei deputati rende pubblico e fruibile il suo patrimonio informativo attraverso due caratteristiche che ne garantiscono un pieno riutilizzo: l’uso di formati Linked Open Data (LOD) e il rilascio delle informazioni con licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo (CC BY-SA 3.0).
Obiettivo principale dell'iniziativa è rendere pienamente fruibile il patrimonio informativo della Camera, che presenta varietà di formati e di approcci stratificatisi nel corso del tempo nella gestione digitale e favorirne il riuso e l’integrazione con altre raccolte informative.
Seguendo i principi di interscambio e riuso tra Pubbliche Amministrazioni, la realizzazione di quest'iniziativa è stata anticipata da una fase di scouting e benchmarking di esperienze simili. Dati aperti alla Camera dei Deputati, quindi, è anche frutto di un riuso concettuale di esperienze realizzate in ambito parlamentare e selezionate come best practice: nello specifico, per la realizzazione di quest'esperienza si è fatto riferimento agli esempi già noti di Gran Bretagna e Finlandia.
Attraverso una piattaforma di pubblicazione e condivisione sono stati resi disponibili i dati relativi a deputati, organi, gruppi e lavori parlamentari dalla I legislatura della Camera regia fino alla XV legislatura della Repubblica che precede quella corrente. Per quanto riguarda la legislatura corrente, sono stati subito disponibili dataset di deputati, organi e gruppi parlamentari.
Il portale si basa su principi del web semantico ed è conforme agli standard W3C. Tutti i dati sono infatti disponibili come Linked Open Data (LOD) nel formato RDF. L'insieme delle risorse è descritto da un unico data model, valido per l’intero arco temporale e indipendente dalle fonti dati, identificato da uno specifico namespace, OCD (Ontologia Camera Deputati), una ontologia OWL (Ontology Web Language) espressa in triple RDF (Resource Description Framework). Nel modello di dati sono utilizzati standard quali Dublin Core (DC), l'ontologia FOAF (Friend Of A Friend) e il vocabolario BIO (Biographical Vocabulary).
Nel favorire il riuso dei dati della Camera dei deputati e la loro integrazione con altre raccolte informative, si promuove la produzione di applicazioni web (app). Sono rese disponibili app come Atlante istituzionale, Mappa delle elezioni nel Regno d'Italia, Portale Storico della Camera dei deputati, un nuovo modo di navigare attraverso i dati conservati negli archivi.
Politica di contesto e inquadramento legale: Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico recepita dal Decreto Legislativo 24 gennaio 2006, n. 36; Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell'amministrazione digitale.
Destinatari: cittadini, amministrazioni pubbliche, intermediari, liberi professionisti.
Tecnologia utilizzata: la piattaforma è realizzata con componenti software open source. I dati sono gestiti in un triple store server (virtuoso) e il sito è realizzato con il sistema OpenCms.
Vantaggi: è possibile l’accesso in linea ai dati, interrogando direttamente l’endpoint SPARQL del repository e consentendo in tal modo la realizzazione di applicazioni mash-up per creare collegamenti con risorse di altri dataset. L'uso degli standard del Semantic Web e l’adesione ai principi dei Linked Data (dati integrabili con dati provenienti da fonti diverse e accessibili da un ampio numero di applicazioni) garantiscono così che i dati possano essere riutilizzati in diversi contesti applicativi e da soggetti diversi dalla Camera stessa. Lo scarico e il riuso di tutti i dati pubblicati è possibile secondo le condizioni di utilizzo previste dalla licenza scelta (Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo - BY-SA 3.0).
Video intervista: Elena F. Candia (Consigliere Capo Ufficio Servizio Informatica Camera dei Deputati)