Disco verde dei sindaci dei comuni dell’area Grecanica al preliminare di strategia

Il 30 ottobre a Bova incontro con il Comitato nazionale aree interne per la presentazione del documento strategico della seconda area pilota calabrese

Il preliminare di strategia dell’area interna Grecanica ha incassato il via libera dai primi cittadini dei comuni ricadenti nel suo perimetro. Si tratta della seconda area pilota individuata dalla Regione Calabria per la sperimentazione della Strategia Nazionale aree interne (SNAI) dopo il Reventino Savuto. Il comprensorio è formato da 11 comuni (Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Cardeto, Ferruzzano, Montebello Ionico, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo e Staiti), tutti ricadenti nella città metropolitana di Reggio Calabria, dislocati su un territorio di forma triangolare che si estende tra la costa jonica e le montagne dell’Aspromonte.  Un paesaggio in movimento in cui il 36,91% dell’area progetto ricade all'interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Tale diversità ambientale e paesaggistica si esprime attraverso una varietà di insediamenti e di conseguenza di fabbisogni nell’erogazione dei servizi. I centri e i borghi aspromontani hanno perso circa il 50% dei residenti nell’arco di 40 anni, spostando di fatto il tessuto di relazioni e di servizi nella fascia costiera e lasciando in una situazione di degrado le zone più interne. Obiettivi della strategia sono l’innalzamento della qualità dei servizi offerti ai cittadini e l’innesco di percorsi di sviluppo a partire dall’agricoltura e dal turismo sostenibile. L’attuale scarsa efficienza e qualità delle prestazioni erogate orienta verso una gestione associata delle funzioni e dei  servizi volta da una parte a razionalizzarne l’offerta e dall’altra a garantirla anche nei comuni più piccoli realizzando economie di scala, allontanando in tal modo l’ipotesi di una maggiore pressione fiscale. Il FORMEZ PA, che si occupa di realizzare e promuovere sistemi intercomunali per centrare il pre-requisito associativo richiesto dalla SNAI, suggerisce di calibrare le forme associative sulla base della varietà geografica dell’area grecanica, articolata in territori montani e di costa. La proposta è quella di creare convezioni tra centri (Comuni delle Reti e dei Cluster dei Centri/Borghi) che hanno caratteristiche simili ed esprimono fabbisogni comuni, in aggiunta a quelle che riguardano tutti i comuni dell’area per gestire in forma associata a scala intercomunale le funzioni “ordinarie”, nonché quella relativa alla costruzione di una funzione di programmazione territoriale, con la partecipazione delle istituzioni interessate, delle università e dei centri di ricerca, delle organizzazioni territoriali.
Il prossimo 30 ottobre, a Bova, è previsto un incontro con il Comitato tecnico aree interne per presentare e discutere il documento.