Incontro di presentazione di Appennino Futuro al personale comunale

Il percorso sperimentale di rafforzamento amministrativo vede protagonisti i dipendenti dei sette comuni dell’area interna Appennino emiliano in vista della nuova programmazione

 
 
Concretezza questa è stata la cifra dell’Incontro di apertura di Appennino Futuro, un percorso sperimentale di rafforzamento amministrativo completamente dedicato ai dipendenti dei sette comuni dell’Appenino emiliano, una delle quattro aree interne dell’Emilia Romagna impegnate nella Strategia nazionale per le aree interne (SNAI). L’obiettivo è potenziare le strutture comunali a partire da chi, in prima linea, ne garantisce il funzionamento nella prospettiva delle importanti sfide poste ai territori dalla futura programmazione e dalle ingenti risorse messe in campo dal PNRR.
 
Un’occasione di crescita per gli amministratori e i dipendenti per poter avviare insieme una riflessione sulle progettazioni da mettere in campo e una grande opportunità per lo sviluppo delle comunità.
 
L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una video conferenza al personale invitato a partecipare a sette laboratori tematici on line, che si terranno dall’8 al 1° luglio, organizzati in ciascuno dei comuni dell’area per elaborare una diagnosi su ognuna delle sfide lanciate e giungere a una soluzione concreta da condividere con quelle di tutti gli altri gruppi in un evento plenario finale.
 
“Il laboratorio che parte oggi si inserisce nelle attività che stiamo portando avanti -  ha detto Clelia Fusco responsabile del progetto La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali che ha organizzato il percorso su richiesta dell’area -  rivolte non solo a rafforzare le gestioni associate, ma anche a definire modalità di governance per l’attuazione in cui giocano un ruolo fondamentale le strutture amministrative”.
 
Incontri definiti “preziosissimi” da Susanna Costantini, del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione, che ha ipotizzato di estendere la sperimentazione anche alle altre aree SNAI. La Costantini ha fatto il punto sulla diversità delle fonti finanziare che arriveranno ai territori rispetto alla programmazione 2014-2020, una pluralità di risorse che dovranno essere integrate nelle diverse progettualità e che, proprio per questo, richiederanno maggiori competenze e impegno comune per poter essere sfruttate appieno.
 
Giampiero Lupatelli del Consorzio CAIRE, Assistenza tecnica dell’area, ha ripercorso l’iter SNAI dell’Appennino emiliano per fare il punto su quello che è stato fin qui realizzato – che è molto con l’avvio del 90% dei 29 interventi programmati e il 45% del budget impegnato e speso – ma soprattutto per capire e scegliere dove arrivare. Oltre che la crescita dal punto di vista quantitativo, ha spiegato Lupatelli, dal punto di vista qualitativo la SNAI ha consentito all’area di rafforzare la coesione degli attori economici e sociali, la capacità di produrre servizi di buona qualità e di far crescere la sua reputazione anche a livello internazionale. Uno dei frutti di questa considerazione è la recente elezione del sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, referente dell’area, come membro del sottocomitato del Goal 11 “Montagna e Aree interne”, dell’Associazione italiane Sviluppo Sostenibile.
 
Alessandro Pirani, del Formez, ha spiegato come si svolgeranno le attività laboratoriali orientate a dare consapevolezza al personale comunale del loro ruolo e della complessità del contesto in cui agiscono caratterizzato dagli effetti della pandemia, da un afflusso di risorse straordinario e, quindi, dalle opportunità che ne discendono che richiedono un maggior raccordo tra le strutture amministrative. Saranno laboratori di apprendimento condiviso finalizzati a rendere il personale attore in prima persona delle politiche locali a partire dalla conoscenza di ciò che si muove sul territorio.
 
Ciascun comune ha scelto di occuparsi di una sfida che sarà illustrata da esperti in materia, già individuati, che consentirà ai partecipanti, sollecitati dal team Formez, di dialogare e costruire su quel tema un quadro diagnostico da cui partire per avviare precisi interventi amministrativi.