Innovazione e qualità dei prodotti: workshop per gli allevatori della Valnerina

La sottosegretaria alle Politiche agricole Alessandra Pesce presente all’iniziativa: “La valorizzazione delle eccellenze di questi territori sono una delle priorità dell’azione del governo”

Valorizzare il patrimonio delle filiere zootecniche della Valnerina nell’ambito di un disegno complessivo di rilancio del comparto agricolo che punta sull’innovazione delle tecniche produttive per una migliore qualità dei prodotti finali in un’ottica di sostenibilità ambientale. Questo il fulcro del workshop che si è svolto il 23 e 24 ottobre a Cascia, in provincia di Perugia, rivolto agli allevatori della terza area dell’Umbria. Ha presenziato l’incontro la sottosegretaria del ministero delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo, Alessandra Pesce che ha ribadito l’interesse dell’attuale governo per le esigenze dell’agricoltura nelle aree interne e montane e per la promozione delle loro eccellenze. L’iniziativa, organizzata dalla Rete rurale nazionale nell’ambito della Strategia nazionale aree interne (SNAI), è stata rivolta in particolare al settore ovicaprino, il più rilevante dell’area per far emergere i fabbisogni degli allevatori e avviare un confronto con istituzioni locali e gli operatori rilevanti del settore, anche nella prospettiva di una migliore organizzazione delle filiere locali. Sul tavolo anche il tema del rilancio del comparto suinicolo per un riposizionamento sul mercato dei prodotti derivanti dalla lavorazione dei suini.  Sono 14 i comuni che fanno parte dell’area interna Valnerina, con un totale di 20mila abitanti, interessati tutti da un progressivo allontanamento dal territorio soprattutto da parte della componente giovanile della popolazione. Si tratta di un territorio con un imponente patrimonio naturalistico e i cui tratti identitari sono riconducibili all’agricoltura attraverso prodotti di fama internazionale come il Prosciutto di Norcia o la Lenticchia di Castelluccio, per citare solo i più noti.