Trasmessa a Bruxelles, dopo aver recepito le indicazioni della Commissione europea, la versione definitiva dell'Accordo di Partenariato che orienterà le priorità e le modalità di impiego dei fondi strutturali europei per la programmazione 2021-2027 su 5 obiettivi di policy (OP).
Stanziati 42,18 miliardi di euro di fondi strutturali, di cui 31,67 al Mezzogiorno, circa il 16% in più dei fondi del periodo 2014-2020.
Tra le sfide più rilevanti dei prossimi anni rimane centrale quella demografica che investe i territori montani e rurali, dove il ripopolamento diventa un fattore essenziale per la tenuta ambientale e culturale del Paese. L’ Accordo prevede il proseguimento della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) - inserita nell’OP 5 “Un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali” – sostenendone il passaggio dalla fase sperimentale della programmazione 2014-2020 a vera e propria politica nazionale “con proprie dotazioni, iniziative e modelli differenziati di intervento e regole di funzionamento, in un’ottica di semplificazione e ottimizzazione procedurale”.
L’approccio SNAI sarà ancora incentrato sui temi dello sviluppo locale e dei servizi essenziali nonché sulla promozione dell’associazionismo comunale permanente.
La politica di coesione, europea e nazionale, nel budget complessivo destinato alle aree interne, pari a circa 2 miliardi di euro, peserà circa 900 milioni di euro ripartiti tra la nuova programmazione europea 2021-2027 e il Fondo di Sviluppo e Coesione. Saranno rifinanziate le 72 aree della precedente stagione SNAI e identificate nuove coalizioni territoriali.
La SNAI sarà sostenuta dai fondi Fesr, Fse plus. Agli obiettivi delle aree interne contribuiranno anche il Feampa e il Feasr.
La sottoscrizione formale dell'Accordo è prevista entro luglio.
L’Accordo di Partenariato 21-27 notificato alla Commissione Ue
La Strategia nazionale per le aree interne inserita nell’Obiettivo di policy 5. Decretato il passaggio da azione sperimentale a vera e propria politica nazionale strutturale
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