Luce verde per la strategia del Cilento interno

L’area campana punta alla valorizzazione in chiave moderna del patrimonio naturale. Le risorse disponibili ammontano a oltre 15,5 mln di euro

 
 
La quota 50 nella classifica delle strategie approvate nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) appena segnata dall’ Alto Aterno-Grasso Laga è già stata superata con la sottoscrizione di quella del Cilento interno. Una strategia, come riportato nell’incipit del documento, “a cura dei Sindaci e dei Cittadini” dei 29 comuni dell’area.
 
Il comprensorio campano ricade interamente nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni, Patrimonio mondiale Unesco dal 1998.  Un territorio di grande valore naturalistico e ricco di biodiversità, un patrimonio però non valorizzato e quindi, poco incisivo sull’economia della zona. Da qui l’abbandono da parte dei più giovani che ha determinato, nel periodo 2011-2017 la perdita di oltre 2mila abitanti con un aumento percentuale degli over 65 e una parallela diminuzione della popolazione di età 0-16 anni.
 
 La SNAI rende disponibili oltre 15,5 milioni di euro per frenare degrado e abbandono innescato dallo spopolamento attraverso interventi di modernizzazione e sviluppo incentrati sulle risorse del territorio di pari passo con la garanzia dei diritti di cittadinanza e il superamento del digital divide che interessa il 53% della popolazione.
 
In adempimento del requisito associativo, condizione per l’ammissibilità alla SNAI, i comuni e gli enti sovra territoriali dell’area preesistenti, attraverso la stipula di convezioni di primo e secondo livello, hanno deciso di esercitare in forma associata le funzioni di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi, catasto e servizi informatici e telematici.  A partire dal requisito SNAI, l’obiettivo è la riorganizzazione dei servizi pubblici finalizzata al rafforzamento della capacità amministrativa a garanzia di un’erogazione permanente e di qualità.