“Questa esperienza di integrazione territoriale ci ha spinto a riformulare strategie di programmazione su scala più ampia laddove i comuni, da molti anni, erano tornati alla loro dimensione municipale”. Così il sindaco Filippo Maria Stirati, capofila dell’area interna Nord Est Umbria ha sintetizzato l’esperienza sul territorio della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI).
L’occasione l’incontro di monitoraggio sul requisito associativo nell’ambito del progetto “La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali”. Si tratta del 23esimo del genere finalizzato all’analisi dell’evoluzione delle gestioni associate, ma anche a verificare il modello organizzativo approntato dai comuni coinvolti per l’attuazione degli interventi e individuare pratiche di governo collaborativo originali ed efficaci da “esportare” nelle aree della nuova stagione SNAI.
Il sindaco ha ammesso che non è stato facile creare una struttura operativa soprattutto per la difficoltà dei comuni più piccoli in termini di carenza di personale e competenze che ha ostacolato i progetti di governance iniziali. Il comprensorio umbro, un ambito territoriale ai confini tra Umbria e Marche, è composto da sette comuni più tre dell’area strategica (Gubbio, Gualdo Tadino e Fossato di Vico) che fungono da centri di erogazione e aggregazione di servizi. Un contesto particolare in cui uno dei comuni dell’area strategica è capofila dell’area, soluzione rivelatasi vincente per la sostenibilità dei servizi.
L’area si trova in una fase di ripartenza. È stata rimodulato l’assetto organizzativo dopo il pensionamento di un dirigente del comune di Gubbio che aveva coordinato la governance, con un nuovo dirigente con delega aree interne e l’avvio di una consulenza esterna di supporto per la programmazione delle attività.
Al di là delle difficoltà degli ultimi due anni, il sindaco però fa un bilancio positivo. L’area interna ha proceduto in maniera sistematica, con una governance costante e un raccordo fra sindaci ricorrente in tutte le fasi. I 10 comuni sono allineati sul servizio di mensa scolastica e, a breve, anche di trasporto scolastico. Le atre funzioni che l’area ha deciso di associare sono pianificazione edilizia, protezione civile, catasto e un sistema informativo territoriale che ha fatto registrare ritardi sull’avvio impattando anche sulle altre funzioni associate.
Significative alcune sperimentazioni sulla mobilità in collaborazione con l’area interna marchigiana Basso Pesarese Anconetano nei percorsi casa-lavoro casa-scuola da estendere anche sul settore turistico. Si tratta forse dell’unico esempio di collaborazione transregionale fra due aree interne contigue.
Per quanto riguarda la funzione di protezione civile il risultato più cospicuo è stata la valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio scolastico; da sviluppare il tema della formazione e della messa in comune la dotazione dei mezzi e di tutte le risorse dedicate in dotazione dei comuni.
L’Accordo di programma quadro, siglato nel 2019, ha messo sul piatto quasi 12 milioni di euro. Dal punto di vita attuativo si registrano stati di avanzamento significativi: i progetti in capo ai singoli comuni sono tutti, anche se a diversi stadi, avviati.
“Malgrado le difficoltà incontrate dai comuni, soprattutto quelli più piccoli, la capacità di interpretare una stagione diversa di programmazione territoriale come quella rappresentata da SNAI, c’è stata” ha sottolineato il sindaco a chiusura dell’incontro.
Nord Est Umbria, sperimentazione transregionale tra aree interne sulla mobilità
Incontro di monitoraggio sul requisito associativo nel comprensorio umbro che avviato interventi di trasporto locale congiunti con il Basso Pesarese Anconetano
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