Hanno circa 30mila abitanti e sono formate, in media da 14 comuni. Questo l’identikit delle aree risultate candidabili alla Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) 2021 – 2027. Sono 23 quelle che ad oggi hanno assicurata la loro quota di contributo nazionale. La fotografia sulle istruttorie in corso con le regioni per l’individuazione delle aree che andranno ad aggiungersi alle 72 della precedente programmazione è stato scattata nel corso della riunione del Comitato tecnico aree interne (CTAI). Tra i punti all’ordine del giorno anche lo stato di attuazione delle azioni per il contrasto degli incendi boschivi nelle aree interne e la proposta di una nuova governance SNAI.
Solo due aree per regione possono essere inserite nella nuova Strategia, andando ad aggiungersi alle precedenti. I comprensori soprannumerari che hanno passato il vaglio del Dipartimento Politiche di coesione e del Nucleo di Valutazione e Analisi per la Programmazione (NUVAP) potranno essere finanziate nell’ambito delle specifiche strategie regionali.
Le istruttorie concluse riguardano 14 regioni, ma tranne che in un solo caso, il processo di selezione è molto avanzato anche nelle altre. Quelle che hanno chiuso definitivamente il percorso, con tutte le aree individuate ratificate, sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, PA Trento, Umbria Valle D’Aosta.
Tre regioni, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Valle D’Aosta hanno deciso di candidare una sola area rendendo disponibili quote di risorse la cui destinazione sarà oggetto di ulteriore valutazione.
Le 23 aree individuate per il contributo nazionale comprendono 321 comuni, il 92% di quali sotto i 5mila abitanti e, per l’82% coinvolti in forme associative.
Presentata anche la riperimetrazione di alcune aree della SNAI 2014 – 2020 che ha riguardato in particolare inserimento o fuoriuscita di comuni dai comprensori così come definiti originariamente. Vecchie e nuove aree saranno inserite nei Programmi regionali 2021-2027.
Sul fronte della governance, per superare le criticità che l’Accordo di Programma Quadro (APQ) ha fatto registrare come strumento per l’attuazione della Strategia soprattutto in termini di lungaggini procedurali, la proposta illustrata dal CTAI conferisce un ruolo di maggior coordinamento alle amministrazioni regionali come punto di riferimento nelle interlocuzioni con le Amministrazioni centrali e con le Autorità di gestione dei fondi strutturali. La proposta nasce dall’esigenza di considerare le aree SNAI nella loro unitarietà strategica, qualunque siano le fonti di finanziamento che verrebbero dalla Regione specificate in sezioni ad hoc dell’atto di assegnazione e disciplina attuativa della Strategia alla coalizione locale. Il tema è stato molto dibattuto e accolto con favore da alcuni referenti regionali presenti, ma necessita di ulteriori analisi e confronti.
“Entro metà luglio sarà organizzato un altro Comitato e considerato lo stato di avanzamento delle istruttorie con le Regioni credo sarà possibile completare l’individuazione di tutte le nuove aree SNAI” ha affermato concludendo Gambacorta.
Nuova SNAI, il CTAI presenta le aree candidabili
Alla riunione il punto sullo stato delle istruttorie per le nuove aggregazioni di comuni, 29 sono quelle in linea con requisiti, 23 quelle individuate per il contributo nazionale
Progetto di riferimento: