Orari della scuola e tempi della città

Il progetto Tempi degli Orari della scuola e tempi della città è disegnato come un’azione urbana del Piano territoriale degli orari di Cremona (L. 53/2000). Il Piano interpreta le scuole, la loro organizzazione oraria/temporale e i loro edifici localizzati come un regime orario strutturante della vita familiare e insieme del tempo sociale di una città, come elementi dell’organizzazione di alcune aree urbane e come attrattori di differenti popolazioni provenienti da scale territoriali anche vaste. E’ coordinato dall’Ufficio tempi del Comune e realizzato in collaborazione con numerosi uffici comunali, altri enti pubblici, imprese private, associazioni, scuole e organismi studenteschi. L'obiettivo ultimo del progetto, definito nel corso del tempo dagli attori coinvolti, è di sperimentare azioni volte a una migliore armonizzazione degli orari e dei tempi delle scuole con le esigenze delle famiglie, degli studenti, del personale scolastico insieme ai ritmi dell'organizzazione urbana, all’uso degli spazi, alla mobilità, al trasporto e all'uso dei servizi cittadini.

Mediante l'utilizzo di tavoli di lavoro partnerariali il progetto mira, da un lato, aprire un dibattito cittadino relativo alle modificazioni del mondo scolastico e al ruolo rilevante che le scuole occupano insieme nell’organizzazione della città e della vita familiare e, dall’altro, si propone di sperimentare azioni volte a una migliore armonizzazione degli orari e dei tempi delle scuole con le esigenze delle famiglie, degli studenti, del personale scolastico e con i ritmi dell'organizzazione urbana, l’uso degli spazi e dei servizi cittadini e un’agevole mobilità delle persone. La condivisione degli studi per il progetto (seminario, indagine sociale e analisi di calendario degli orari scolastici) e un nuovo assessore alle scuole (giunta comunale insediata nel 1999) particolarmente motivato sono occasione per la costruzione del tavolo "multipartner-cittadino". Contemporaneamente, l’Ufficio tempi e il Comitato di pilotaggio hanno avviato azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso incontri pubblici assembleari per promuovere l'indagine e sensibilizzare la cittadinanza verso problemi legati ai tempi della scuola (28-29 febbraio 2000).

Il tavolo individua tre aree urbane di intervento caratterizzate da problemi di sicurezza, di congestione nelle ore di ingresso/uscita a scuola, problematiche per la loro collocazione urbana e note nell'esperienza quotidiana di molti ma mai poste nell'agenda di governo della città (via Palestro, via Seminario, via XI febbraio) e due tavoli tematici di riflessione inerenti alle trasformazioni sollecitate dai nuovi dettati normativi. Per ciascuno il tavolo multipartner cittadino ha individuato collettivamente chi invitare a far parte dei tavoli locali di coprogettazione per lo sviluppo e attuazione dei progetti/riflessioni e i responsabili per ciascun tavolo. Il dibattito e le sperimentazioni sulle tre zone della città individuate sviluppano azioni integrate: sugli orari scolastici e sul palinsesto d’uso delle strutture; sulla mobilità di scala locale e vasta delle diverse popolazioni considerate durante alcuni momenti del giorno, settimana e anno (accessibilità multimodale di scuole e spazi pubblici vicini; qualità della mobilità lenta e del trasporto pubblico); sulla sicurezza urbana e sulla programmazione di cicli di animazione.

Obiettivi
L'obiettivo generale è di sperimentare azioni volte a una migliore armonizzazione degli orari e dei tempi delle scuole con le esigenze delle famiglie, degli studenti, del personale scolastico e con i ritmi dell'organizzazione urbana, l’uso degli spazi e dei servizi cittadini e un’agevole mobilità delle persone.
In sintesi quindi gli obiettivi specifici del progetto sono: migliorare la sicurezza e la vivibilità per gli utenti della scuola e delle zone adiacenti alle scuole nelle ore in cui gli studenti frequentano l’area; e garantire una maggiore qualità urbana dei percorsi e degli spazi pubblici per bambini, studenti e abitanti e per le diverse popolazioni che abitano l'area (studenti, city users, residenti, lavoratori, persone in transito, pedoni e ciclisti); 3) coordinare il progetto con iniziative di trasformazione e interventi sulle aree interessate.

Azioni
Fase di avvio e studi (novembre 1998 - febbraio 2001): costruzione di un team trasversale tra i settori del Comune e misto (politico, dirigenziale e tecnico) ed estensione del gruppo di lavoro al Provveditorato agli studi; costituzione di un tavolo di partneriato cittadino per fare dialogare il mondo scolastico con altre istituzioni;report di studi di caso di politiche sugli orari scolastici in Italia;seminario di scambio di “buone pratiche” con funzionari e dirigenti di amministrazioni di città con esperienza in materia;indagine sulle trasformazioni degli orari di vita e lavoro e della domanda temporale da parte di genitori e studenti in relazione al mondo scolastico a Cremona;analisi di calendario e rappresentazioni cronografiche degli orari degli istituti scolastici;incontri pubblici assembleari • pubblicazione degli studi condotti, presentazione alla città e diffusione presso le scuole. Fase di progettazione e attuazione (marzo 2001 - giugno 2003):individuazione delle aree di intervento, dei portatori d’interesse da coinvolgere/coinvolti e dei menù di azioni da sperimentare; costituzione e avvio di tavoli partenariali di coprogettazione; sperimentazione presso: a) La Cittadella degli studi di via Palestro e i servizi territoriali di accoglienza, con avvio di analisi in loco e coinvolgimento di attori locali; b) via XI febbraio - strada del centro storico, in cui si vuole consolidare e diffondere a più scuole cittadine la modalità d’azione già testata in un’area urbana di Cremona; c) il polo scolastico di via Seminario, con avvio di analisi in loco e coinvolgimento di attori locali; d) la riforma dei cicli scolastici per le scuole di base.

Risultati
I risultati sino ad ora raggiunti riguardano: a)costruzione del processo sociale e decisionale: istituito il tavolo partnerariale cittadino sul tema; costituzione di una rete trasversale tra uffici del Comune; seminari di scambio di “buone pratiche” e redazione di report di studi di caso di politiche sugli orari scolastici in Italia, strumenti rivolti agli uffici coinvolti; acquisizione da parte degli uffici del Comune della capacità di coordinamento e gestione di progetti partnerariali e a carattere urbano, di tecniche di comunicazione, partecipazione, coinvolgimento degli attori e gestione interattiva dei processi, gestione di scambi di buone pratiche, costruzione condivisa di indagini e monitoraggi. b) risultati di ricerca sulla città e il mondo scolastico:indagine con questionari e relativi risultati sulle trasformazioni degli orari di vita e lavoro e della domanda temporale da parte di genitori e studenti in relazione al mondo scolastico a Cremona. L’indagine ha coinvolto 65 istituti frequentati da circa 14.000 studenti (rientro questionari superiore all'85%);analisi di calendario e cronografiche degli orari degli istituti scolastici, con tecniche innovative di rilievo e rappresentazione di fenomeni socio territoriali. c)progettazione degli interventi:progetto esecutivo della prima zona a traffico limitato delle strade adiacenti a via Palestro e provvedimenti di attuazione; programmazione delle fasi di attuazione della sperimentazione della Cittadella degli studi di via Palestro e definizione di un piano d'azione; programmazione di corsi educativi per genitori e studenti; definizione e programmazione della campagna di comunicazione in collaborazione con i partner e informazioni alla cittadinanza e agli utenti dell'area della sperimentazione territoriale della Cittadella degli studi di Via Palestro.d)consolidamento delle iniziative:costituzione di una rete di attori sociali locali interessati e disposti a collaborare; apertura sulla stampa locale del dibattito, in particolare il relazione all’allargamento temporaneo della zona a traffico limitato della “Cittadella degli studi”; sperimentazione di modalità di coinvolgimento di attori diffusi per sensibilizzare verso i cambiamenti del mondo della scuola. e) prodotti realizzati:pubblicazione a stampa delle sperimentazioni, degli studi e dei risultati raggiunti (Comune di Cremona, 2001, Orari della scuola e tempi della città); realizzazione di un sito Internet dedicato al progetto (http://www.rccr.cremona.it/doc_comu/tempi/index.htm); lista di criteri per il dimensionamento delle autonomie scolastiche della città di Cremona e per l’organizzazione territoriale dei flussi di utenza nei confronti delle suddette autonomie.
Infine va evidenziato che il progetto ha avuto anche effetti indiretti positivi sui servizi all’utenza, ad esempio:- la definizione delle nuove linee del trasporto pubblico locale;- l’accelerazione nell’attuazione del piano delle piste ciclabili nelle aree ad alta concentrazione di istituti scolastici;- la definizione di progetti di ristrutturazione degli istituti scolastici secondo criteri congiuntamente definiti tra gli enti (in precedenza totalmente autonomi nelle realizzazioni);- l’accelerazione dell’attuazione del piano parcheggi e la promozione delle aree di sosta esistenti sotto utilizzate;- la riprogettazione architettonica degli spazi pubblici aperti con criteri di qualità dell’abitare quotidiano dei luoghi da parte di abitanti di diverse età e condizioni di mobilità.

Punti di forza
Costituiscono punti di forza del progetto:
- la modalità di costruzione collettiva del progetto in una logica non solo di trasversalità tra i settori dell’ente, ma anche di partecipazione. L'azione è stata progettata non secondo modalità bilaterali tra scuole e comune ma attraverso tavoli di lavoro partnerariali;
- il progetto attraverso una lunga e lenta costruzione sociale sta individuando interventi articolati in azioni integrate: sugli orari scolastici e sul palinsesto d’uso delle strutture; sulla mobilità di scala locale e vasta delle diverse popolazioni considerate durante alcuni momenti del giorno, settimana e anno (accessibilità multimodale di scuole e spazi pubblici vicini; qualità della mobilità lenta e del trasporto pubblico; promozione della mobilità sostenibile); sulla sicurezza urbana e sulla programmazione di cicli di animazione;
- le azioni previste non si integrano solo come giustapposizione di interventi ma piuttosto sono pensate in una logica urbana, attenta cioè sia ad aspetti di organizzazione temporale individuale, collettiva e dell'orario di lavoro, sia ad aspetti spaziali, di accessibilità e mobilità degli abitanti residenti e temporanei dell’area, gli studenti in primis;
- l’approccio tradizionale agli interventi urbani agisce soprattutto sul dimensionamento delle infrastrutture, delle funzioni e sulle destinazioni d’uso; diversamente il criterio guida di definizione delle iniziative di questo progetto è centrato su come le popolazioni abitano i luoghi nella vita quotidiana. Questo invita a prendere in considerazione insieme: i modi d’uso dei luoghi e dei servizi presenti in un’area urbana; l’accessibilità fisica e oraria a questi luoghi e servizi; le diverse popolazioni che secondo calendari d’uso caratteristici lì abitano, vanno al lavoro, a scuola o acquisiscono un servizio;
- sono state inoltre acquisite competenze innovative rispetto a tradizionali azioni di modalità gestionale dell'azione pubblica quali:
- acquisizione, da parte del Comune, della capacità di coordinamento e gestione di processi e di progetti partenariali. Tale modalità di lavoro è stata esperita attraverso l'istituzione di un Ufficio tempi, formato da personale misto del comune e da consulenti esterni;
- acquisizione, da parte degli attori coinvolti, di strumenti per la dialogabilità tra diversi portatori di interessi e di gestione di progetti partenariali;
- acquisizione di metodi di partecipazione e gestione interattiva dei processi;
- acquisizione di tecniche di interpretazione e di gestione delle trasformazioni urbane;
- infine ultimo punto di forza da segnalare è la formazione di reti di stakeholders locali e trasregionali, per il reciproco scambio di buone pratiche e di strumenti operativi.

Destinatari
Il progetto è rivolto a studenti (bambini e adolescenti),personale docente e non docente degli istituti scolastici,genitori e parenti,aziende di trasporto locale e ricadute sui loro utenti.

Impatto sulla customer satisfaction
E’ stata programmata una fase di monitoraggio. Sono programmate valutazioni da implementare in itinere ed ex post. Si tratta di:
- osservazione, discussione e ridefinizione degli interventi da parte dei tavoli di lavoro locali utilizzando anche tecniche di focus group;
- monitoraggio in relazione alle variazioni di comportamento, in relazione alle azioni intraprese, delle diverse popolazioni abitanti (residenti e temporaneamente presenti quali i pendolari, i city user) o utenti che vivono, transitano, o utilizzano servizi delle aree di progetto.
In particolare in relazione alla sperimentazione territoriale della Cittadella degli studi di via Palestro, è stato eseguito un monitoraggio circa le variazioni di comportamento in relazione alle azioni di intervento avviate presso le diverse popolazioni che abitano la zona o svolgono un'attività o acquisiscono un servizio, con tecniche di "social survey" tramite interviste in strada. Si sono condotte interviste ai seguenti soggetti: residenti, lavoratori, studenti, personale docente e non docente degli istituti scolastici dell’area, utenti dei servizi pubblici e privati lì localizzati.
- analisi della rassegna stampa;
- cartografia cronografica delle aree di intervento e valutazione di sincronizzazioni/ desincronizzazioni per procedere con azioni di modifica delle attività insediate nell'area.

Formalizzazione
L'iniziativa è stata formalizzata con la delibera del Consiglio Comunale n. 49 del 29/4/1999. E’ inserito nella Relazione Pluriennale revisionale e programmatica dell’ente e nel programma politico del Sindaco nel tema la Città che cambia. Rientra inoltre negli obiettivi del Peg relativamente alle voci di bilancio della Città che cambia, del Piano territoriale degli orari e gestione dell'ufficio tempi. Inoltre nella Programmazione per obiettivi, in relazione alle singole sperimentazioni territoriali, sono stati individuati obiettivi e fasi di programmazione per l'anno 2002, codificati in indicatori di obiettivo.

Promotori
L’iniziativa è stata promossa da: Comitato di pilotaggio del Piano territoriale degli orari della città di Cremona insediato presso il Comune di Cremona, Ufficio tempi della città, Comune di Cremona (afferente al settore personale, sviluppo organizzativo e politiche educative).

Unità organizzativa competente
Le unità organizzative responsabili del progetto sono:
- per il Comune: l’Ufficio tempi, con il servizio Politiche educative, ha coordinato il progetto e l'azione dei seguenti uffici comunali: Comunicazione, Sviluppo informatico e tecnologico, Servizio informativo territoriale, Traffico e mobilità, Commercio, Lavori pubblici, Attività culturali, Gestione territorio, Polizia municipale. Sono stati coinvolti i livelli politico, dirigenziale, tecnico organizzati nel Comitato di Pilotaggio del Piano territoriale degli orari di Cremona;
- per gli istituti scolastici: i dirigenti;
Per l’Amministrazione provinciale: i settori Edilizia e Trasporti pubblici.

Gruppo di progetto
Un gruppo di lavoro, costituito da personale appartenente a più unità organizzative, ne ha curato l'ideazione e la realizzazione.

Coinvolgimento
Nella fase di avvio e studi è stata effettuata una formazione per il personale del Comune coinvolto in particolare ai livelli politici e dirigenziali. Nella fase di progettazione e attuazione è stata effettuata una formazione mirata ad alcuni funzionari e tecnici coinvolti attraverso una assistenza diretta nello svolgimento dei progetti.

Criticità
Le criticità sono state risolte mediante il forte coinvolgimento degli attori del progetto: attraverso tavoli di coprogettazione multipartner con gli attori sociali coinvolti e attraverso le riunioni del Comitato di pilotaggio del progetto che di volta in volta veniva riunito con ordini del giorno mirati alle decisioni e alla soluzione dei problemi.
Infine è stata prevista anche la costruzione di tavoli operativi ad hoc per le singole azioni di intervento (ad esempio con la dirigenza scolastica e l’Amministrazione provinciale per gestire le aree di sosta nei cortili scolastici oppure il tavolo per la definizione del trasporto pubblico) per rispondere a esigenze specifiche.

Innovazione tecnologica
Sono state introdotte maschere di inserimento dati "user friendly".

Cambiamenti organizzativi
Gli interventi avviati hanno favorito la predisposizione di nuovi modelli di rapporto di collaborazione trasversale tra uffici del comune e interenti, sviluppato la capacità di coordinamento e gestione di progetti partnerariali e a carattere urbano. Il Piano d’azione integrato ha favorito una gestione trasversale dei progetti con il superamento di rapporti gerarchici burocratici tra livelli e settori all'interno del Comune.

Diffusione
Per favorire la diffusione del progetto sono già state effettuate alcune attività di scambio e di collaborazione con altri enti della città, con funzionari e dirigenti di amministrazioni di città con esperienza in materia (Bolzano, Rozzano, Como, Varese, Bergamo, Pavia, Voghera, Vercelli, Casalpusterlengo, Pesaro, Prato, Rimini, Brema , Nottingham ).
A Cremona periodicamente vengono presentati i risultati del progetto.

Contatti
Referente: 
Maurilio Segalini
email: 
tempi.citta@comune.cremona.it
Ente: 
Comune di Cremona
Telefono: 
0372/407266
Regione: 
Lombardia
Provincia: 
CR
Comune: 
Cremona
Argomento: