C’è tempo fine al 31 luglio per partecipare alla costituzione della Azienda Forestale Alta Irpinia, un ente che punta a sperimentare una gestione condivisa del patrimonio forestale della zona così come previsto dalla strategia dell’area pilota campana e dal relativo Accordo di Programma Quadro (APQ).
L’Alta Irpinia, composta da 25 comuni, ricade interamente nella provincia di Avellino ed è la più interna e periferica delle quattro aree selezionate dalla Regione Campania nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI).
L’invito è stato pubblicato sul sito della Fondazione Montagne Italia e fa riferimento all’azione A della misura 16.7.1 “Sostegno a strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativo” del PSR 2014-2020 della Regione Campania. L’obiettivo è costituire un partenariato pubblico/privato per la messa a punto di un piano di sviluppo finalizzato a valorizzare le foreste che coprono il 38% della superficie territoriale, una vera e propria “infrastruttura verde” finora poco valorizzata e il cui ruolo centrale per lo sviluppo locale è stato fatto emergere proprio dall’iter per la costruzione della strategia dell’area Alta Irpinia nell’ambito della SNAI. L’elaborazione del documento strategico ha messo in evidenza la necessità di un radicale cambiamento nelle modalità e negli strumenti di governance affinché tale risorsa potesse esprimere il proprio potenziale.
Destinatari del bando sono operatori; soggetti in forma singola o associata presenti sul territorio; portatori di interesse economici e produttivi. Parteciperanno al partenariato anche i 25 comuni del comprensorio campano, guidati da Nusco, in qualità di soggetto capofila, e dalla Fondazione Montagne Italia, per realizzare la gestione associata delle risorse e delle produzioni forestali con un piano di interventi in vari settori che spaziano dalla bioenergia al turismo.
Nonostante la notevole estensione della copertura boschiva, le foreste del comprensorio sono state finora scarsamente valorizzate in termini di opportunità produttive e di occupazione del settore. Tale carenza è da collegare proprio alla mancata attivazione a livello locale di un percorso verso una gestione e tutela attiva del patrimonio forestale, nelle sue diverse componenti (beni economici: produzione legno, prodotti non legnosi, biomasse; attività turistico ricreative; servizi eco-sistemici: ecologia ambientale, assorbimento CO2, dissesto idrogeologico).
Parte l’Azienda Forestale Alta Irpinia in attuazione della SNAI
L’elaborazione della strategia dell’area pilota campana ha fatto emergere la necessità di una gestione sostenibile e partecipata per esprimere il grande potenziale di questa importante risorsa del territorio
Progetto di riferimento: