La Commissione europea ha recentemente pubblicato una "Analisi degli errori nella politica di coesione per gli anni 2006-2009" nonché le azioni introdotte al fine di ridurne l'incidenza.
L'analisi eseguita dalla Commissione mette in risalto gli esempi degli errori più comuni come i contratti assegnati senza seguire la corretta procedura di aggiudicazione dell'appalto; i casi in cui la documentazione fornita non è sufficiente a supportare le spese (assenza di pista di controllo); i casi di calcoli imprecisi delle spese generali; l'applicazione del tasso di cofinanziamento non corretto e infine casi di richieste di risarcimento del pagamento sovrastimate.
Sebbene gli errori esistano, sono tuttavia concentrati in un numero ristretto di programmi che riguardano un piccolo gruppo di Stati membri. Nel documento viene tuttavia evidenziato che gli "errori" non sono sinonimi di "frode". Il termine "errore" viene utilizzato per qualsiasi violazione delle condizioni necessarie per ricevere fondi UE, mentre il termine "frode" implica l'inganno deliberato o criminale allo scopo di ottenere qualcosa ingiustamente.
Fonte: Inforegio