Presentata al CIPE la Relazione 2017 sulla Strategia Nazionale per le Aree Interne

Nel documento annuale sull’attuazione della SNAI sottolineata la spinta del progetto Formez per l’avvio dei processi associativi delle prime e seconde aree

Il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio de Vincenti, ha presentato al CIPE la “Relazione annuale sulla Strategia nazionale aree interne”.  Il documento ne fotografa l’attuazione al 31 gennaio 2018. Il 2017 ha rappresentato un anno di svolta per l’avvio degli interventi sui territori e per il rifinanziamento della Strategia con la Legge di bilancio 2018 che ha consentito la copertura finanziaria per gli interventi di sviluppo locale in altre 34 aree, per un totale di 72 selezionate. Dalla manovra economico-finanziaria, ricorda il ministro, sono arrivati anche 50 milioni di euro per la realizzazione di edifici scolastici innovativi nelle aree interne del Paese. A fine gennaio in 48 di esse era stata approvata la “Bozza di Strategia”, in 35 aree il “Preliminare alla definizione della Strategia d’area”, mentre in 19 si era chiuso il percorso di co-progettazione con l’approvazione della “Strategia d’area”. Sette (Alta Valtellina, Valchiavenna, Appennino Basso Pesarese e Anconetano, Alta Irpinia, Basso Sangro-Trigno, Valli dell’Antola e del Tigullio, Casentino-Valtiberina) avevano, invece sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro (APQ) che dà il via all’attuazione.
Un paragrafo della Relazione è dedicato all’avanzamento sui territori dell’associazionismo comunale, una delle più significative innovazioni strategiche della SNAI che chiede ai comuni, pena l’ammissibilità alla Strategia, di gestire insieme alcune funzioni per erogarle in maniera più adeguata sull’area. Dal 2016 i comuni interni sono stati accompagnati nella costruzione di sistemi intercomunali per la gestione associata di funzioni e servizi da esperti del FormezPA, ente attuatore del progetto della Funzione Pubblica “La Strategia Nazionale per le Aree Interne e i nuovi assetti istituzionali” che, si legge nel documento, “ha permesso di dare una spinta significativa ai processi associativi avviati nelle prime e nelle seconde aree selezionate”. A dicembre 2017, delle 22 aree prototipo, 18 avevano formalmente assolto il requisito associativo e 4 completato il percorso mentre le 20 seconde aree avevano avviato il processo di definizione e costruzione del sistema intercomunale.
Al recente Forum nazionale aree interne 2018 di Acceglio tutti questi dati sono stati superati a dimostrazione di come la macchina della SNAI proceda malgrado i numerosi ostacoli lungo il suo cammino. Il Forum ha rinsaldato quella comunità che unisce amministrazioni centrali e periferiche, territori e persone contribuendo a promuovere quella” cultura delle aree interne” per tentare, come dice De Vincenzi nella Relazione al CIPE di “riportare al centro del dibattito pubblico l’importanza di queste aree per uno sviluppo del nostro Paese fondato sull’identità e sulla ricchissima diversità dei nostri territori”.