Si è tenuta sabato 29 settembre a Genova la conferenza Anci Ideali dal titolo “Le frontiere della nuova cittadinanza”. Nell’anno europeo del dialogo interculturale favorire una nuova integrazione attraverso la conoscenza ed il confronto fra i cittadini è una priorità comune a tutti i Paesi europei e a tutte le amministrazioni pubbliche.“I nuovi aiuti Ue alle città - ha detto il sindaco del capoluogo ligure, nonché presidente della fondazione Anci Ideali Marta Vincenzi - devono essere in grado di interpretare i nuovi bisogni e il cambiamento economico e sociale che avviene nei nostri contesti urbani. Le città sono tornate centrali nella vita delle persone e dopo il rilancio avvenuto grazie ai programmi Ue dedicati allo sviluppo urbano, bisogna costruire nuove politiche urbane partendo da elementi come il declino demografico, la coesione sociale, i problemi dell’abitare, che rappresentano sfide per vivere e produrre le condizioni essenziali perché le città siano attrattive”.Il demografo Antonio Golini in un suo intervento ha connotato come grave il ritardo italiano nella costruzione delle aree urbane annunciate anni fa, ma mai realizzate.Eugenio Leanza, responsabile del programma Jessica presso la Banca europea degli investimenti ha quindi affermato che “La diminuzione di 11 milioni di abitanti compensata dall’arrivo dello stesso numero di immigrati in Italia nei prossimi trent’anni è un dato che bisogna tenere in conto per programmare lo sviluppo del sistema Italia e dei suoi territori”.Per la Maison de l’Europe di Parigi, la chiave interpretativa dell’integrazione in ambito urbano risiede nel principio di cittadinanza che lega tutti i cittadini di uno stesso territorio per la creazione della democrazia locale.
Principio di cittadinanza per la cultura della democrazia locale
Il 29 settembre si è svolta a Genova la conferenza Anci Ideali dal titolo “Le frontiere della nuova cittadinanza”