I progetti ICT attuati nelle aree SNAI modelli per la fase post Covid

Lo ha detto Francesco Monaco nel corso del webinar sul rapporto virtuoso tra digitalizzazione e capacità amministrativa nei sistemi intercomunali

 
 
“In questo campo specifico i risultati che già si possono registrare sul territorio ci fanno capire il grande contributo che la SNAI ha dato in queste aree”. Sono le parole con le quali Francesco Monaco, coordinatore del Comitato tecnico aree interne (CTAI) ha concluso il webinar “Digital transformation e gestione associata ICT” finalizzato ad analizzare la centralità dell’innovazione digitale per il buon funzionamento della macchina amministrativa in particolare dei sistemi intercomunali.
 
L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del progetto del DFP “La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali” attuato dal Formez PA. La responsabile, Clelia Fusco, ha informato che sono 10 le aree progetto ad aver scelto di gestire in forma associata, tramite convenzione, i servizi ICT.
 
Carla Cosentino, dell’Agenzia per la Coesione territoriale ha ricordato che, tra quelli sottoscritti e in via di sottoscrizione, gli Accordi di programma quadro (APQ) sono complessivamente 36, per un investimento totale di 628 milioni di euro. Nelle aree in attuazione il 9% di tutti progetti finanziati, per un assorbimento di circa 56 milioni di euro, sono nel campo dei servizi digitali.
 
Sono stati gli stessi tecnici e referenti di 3 aree progetto in APQ, Appennino emiliano, Piceno e Basso Sangro Trigno, a illustrare le loro esperienze legate alla scelta di gestire congiuntamente, in risposta al pre-requisito associativo per l’ammissibilità alla SNAI, il servizio ICT e l’impatto, dato il carattere trasversale della digitalizzazione, che questa decisione ha avuto sull’attuazione delle relative strategie.
 
Enrico Bini, sindaco capofila dell’area interna Appenino emiliano ha raccontato come la SNAI “abbia salvato” il territorio, caratterizzato da un tasso di frammentazione e spopolamento molto alto, dando una forte spinta all’associazionismo e come il connubio tra innovazione e tradizione si stia traducendo in una significativa crescita dell’intera area in termini di servizi erogati, economici e culturali.
 
Giuseppe Amici, referente dell’area interna Piceno, ha illustrato la situazione pre-SNAI dei 17 comuni del comprensorio marchigiano, fatta di impoverimento economico e riduzione dei servizi sia pubblici che privati, una dimensione aggravata dagli eventi sismici del 2016. L’associazionismo ha rappresentato una leva strategica per il territorio che ha scelto di andare oltre il target delle due funzioni da associare sottoscrivendo ben 5 convenzioni per altrettanti servizi fra cui, appunto, i servizi informativi e ICT. Tra le azioni previste in questo campo, l’istituzione della figura Digital manager per la diffusione di conoscenze e strumenti innovativi.
 
I referenti dell’area abruzzese Basso Sangro e Trigno, Raffaele Trivilino e Massimo Staniscia, hanno raccontato il percorso di definizione della Strategia fatto di aggiustamenti in corso sulla base dell’esperienza del fare. Tra le azioni in corso di realizzazione in campo ICT “Open Basso Sangro Trigno, un sistema in cui confluiranno i dati territoriali necessari per la gestione del territorio e l’erogazione dei servizi.
 
 
Monaco ha ancora sottolineato come questi e altri progetti di digitalizzazione realizzati nel contesto della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) abbiano precorso i tempi anticipando una serie di soluzioni rivelatesi essenziali nell’emergenza Covid-19 su diversi campi fra cui scuola e sanità. “Si tratta di una lsta di progetti – ha concluso – a disposizione del Paese perché hanno un orientamento strategico, che possono supportare lo sforzo che la politica ordinaria sta facendo in diversi campi per la fase post emergenziale”.
 
Sono disponibili le slide presentate nel corso del webinar