Progetto GEA - Gestione Emergenza Abruzzo
Finalità
Nella tragica evenienza del terremoto - che ha duramente colpito l'Abruzzo - è
possibile, sulla base delle esperienze passate, individuare alcune esigenze che
si presenteranno alle amministrazioni pubbliche nella fase della ripresa e in
particolare, in quella immediatamente successiva alla gestione dell'emergenza.
A tali esigenze va data una risposta sia in termini di assistenza tecnica, sia
in termini di valorizzazione delle competenze degli amministratori e dei
tecnici del sistema pubblico e privato del territori o colpito.
Sulla base dell'impegno del Formez sul territorio abruzzese, la multinazionale
JTI (Japan Tabacco Internazional) Foundation, nel quadro delle proprie
iniziative nel campo sociale, ha manifestato la volontà di finanziare, con una
donazione di un milione di euro, un intervento del Formez per la realizzazione
di iniziative volte a dare una risposta alle esigenze delle amministrazioni
pubbliche nelle fasi della ripresa e gestione degli effetti del terremoto.
Il Formez ha presentato alla JTI il Progetto GEA, con il quale si intendono
perseguire i seguenti obiettivi strategici:
1. garantire una efficace informazione e assistenza alla popolazione
2. sostenere il processo di ricostruzione nella logica del recupero e della
prevenzione
3. supportare le azioni volte a favorire la ripresa del tessuto economico e
commerciale nella logica della Business Continuity
4. sviluppare gli strumenti GIS per il supporto ai processi decisionali nella
fase della ricostruzione
Gli obiettivi strategici predetti verranno perseguiti attraverso la
realizzazione di una serie di moduli progettuali, da attuare anche in maniera
sinergica e integrata gli uni con gli altri.
Azioni
1. Informazione e assistenza alla popolazione
Linea Amica Abruzzo - attualmente presente all'Aquila nel piazzale del Centro
Commerciale "L'Aquilone" – sarà presente con una propria struttura che servirà
ad alloggiare unitamente a Linea Amica Abruzzo anche il costituendo Ufficio per
l'Emergenza Ricostruzione che farà capo alla Regione Abruzzo congiuntamente ai
comuni del cratere.
Linea Amica migliorerà il campo di intervento attraverso una attività di
ingegnerizzazione delle procedure scaturenti dalla decretazione d'urgenza per
favorire/aiutare/accompagnare i cittadini.
Le attività saranno così articolate:
Þ Definizione di linee guida (raccolta organica e ragionata delle ordinanze e
decreti emanati dal Presidente del Consiglio e dal Commissario delegato per
l'emergenza terremoto in Abruzzo).
Þ Modellizzazione dei processi (ricostruzione del flusso di attività,
responsabilità e competenze orizzontali e verticali, schematizzazione dei
processi, e delle linee di collaborazione tra i comuni e la Regione in una
logica di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa).
Þ Potenziamento delle strutture informative del sistema sanitario
(miglioramento del sistema di accesso alle prestazioni sanitarie smistando
anche nelle strutture sanitarie limitrofe e, se necessario, del Lazio, le
esigenze della popolazione colpita dal sisma).
Finanziamento previsto: ? 300.000
2. Il processo di ricostruzione nella logica del recupero e della prevenzione
Uno dei problemi legati alla fase di avvio della ripresa è quello del recupero
dell'edificato colpito e temporaneamente inagibile e del tutto inagibile.
Per quest'ultimo occorrerà, non solo valutare il danno fisico subito, ma anche
individuare le tipologie di interventi possibili di consolidamento e
adeguamento sismico.
Il processo di ricostruzione porrà in maniera imperativa il rispetto delle
norme antisismiche per le nuove costruzioni nel rispetto dei criteri di
progettazione dettati dalle "nuove normative tecniche per le costruzioni in
zona sismica". Per questi aspetti occorrerà realizzare delle attività di
assistenza e formazione.
Finanziamento previsto: ? 200.000
3. Avvio della ripresa e Business Continuity
Non vanno trascurati gli aspetti legati alla rottura del tessuto economico
delle imprese che, in una logica di Business Continuity, dovranno trovare le
modalità più opportune per la ripresa delle attività economiche, mentre a
livello territoriale il sistema produttivo andrà sicuramente riportato alla sua
consistenza ante terremoto, trovando, altresì, nuove occasioni di sviluppo
locale.
Tale azione è oltremodo necessaria considerando che l'esperienza ha dimostrato
che in caso di un disastro esteso molte delle aziende colpite non riescono a
riavviare le attività e altre falliscono nel giro di pochi anni.
Le attività consisteranno in una analisi e in un inventario preliminare del
danno e delle perdite sia fisiche che non: perdite tangibili (edifici o
infrastrutture) e intangibili (perdite finanziarie, economiche e soprattutto di
dati e informazioni digitali e non).
Si studierà, quindi, una strategia di recupero degli asset perduti; si potranno
individuare le eventuali rilocalizzazioni provvisorie o definitive; si
realizzeranno le necessarie sinergie con l'attività di potenziamento dello SUAP.
Questa attività ha un carattere pilota (è la prima volta che questo tipo di
intervento viene effettuato in Italia), a conclusione si valuterà l'efficacia
dell'intervento e la risposta ottenuta, sulla base dei risultati raggiunti e
delle difficoltà incontrate.
Finanziamento previsto: ? 250.000
4. Lo strumento GIS (Geografical Information System) per il supporto ai
processi decisionali nella fase della ricostruzione
La ricostruzione nelle aree colpite vede le pubbliche amministrazioni locali e
nazionali fortemente impegnate per una ricostruzione rapida ed efficiente, tale
intervento può essere ottimizzato con l'impiego della tecnologia del GIS
L'obiettivo è quello di rendere ancora più efficace l'operatività della
Pubblica Amministrazione in un momento di stress per fare fronte alle esigenze
dell'emergenza e della ricostruzione.
L'utilizzazione di un GIS rende possibile visualizzare i dati e le informazioni
in modo interattivo; identificare e visualizzare le destinazioni territoriali;
monitorare ogni elemento (fino alla singola unità abitativa) che entra a far
parte del processo di ricostruzione; monitorare le fasi di sviluppo in cui
l'elemento è coinvolto; apportare aggiustamenti e modifiche adeguati.
In particolare lo strumento GIS consentirà:
·la ricognizione dello stato del patrimonio edilizio dopo il terremoto,
attraverso la collazione delle perizie effettuate dagli organi preposti e le
richieste dei cittadini, nonché attraverso l'uso di dati provenienti da remote
sensing, fatte direttamente sul campo e inserita poi nel GIS;
·il monitoraggio puntuale – per singolo edificio – delle richieste relative al
ripristino o alla ricostruzione attraverso la documentazione prevista per tali
attività e delle fasi di attuazione;
·il monitoraggio dei flussi di finanziamento e di spesa previsti per i singoli
interventi nelle fasi di inizio, progresso e conclusione;
·la confluenza dei dati complessivi in un data-base che consentirà, da un lato,
lo sviluppo e la trasparenza dei processi di assetto territoriale gestiti dalle
Pubbliche Amministrazioni coinvolte nella ricostruzione, dall'altro,
l'accessibilità per i cittadini e una partecipazione consapevole, aperta alla
creazione di un rapporto evoluto tra cittadino e PA.;
·la ricognizione e mappatura delle attività artigianali e delle medie e piccole
imprese colpite da sisma (ad es. locali crollati o inagibili) e riattivazione
delle stesse al fine di ripristinare la loro vitalità economica ai fini della
azioni di Business Continuity;
·il supporto nell'identificazione dei modelli di localizzazione dei nuovi
insediamenti e di ristrutturazione del lesionato o crollato anche nella logica
dell'introduzione di caratteristiche di innovazione tecnologica, risparmio
energetico e protezione dalle azioni sismiche;
·il supporto nella gestione, catalogazione e ripristino dei beni culturali come
momento saliente di ricongiungimento delle popolazioni locali – per tradizione
fortemente legate alla storia della loro terra e alle loro radici culturali e
storiche - che vedono a rischio a causa dell'evento calamitoso e al processo
ricostruttivo.
Finanziamento previsto: ? 250.000
Risultati
1.Informazione e assistenza alla popolazione
Saranno realizzate attività di ingegnerizzazione delle procedure scaturenti
dalla decretazione d'urgenza e prodotti i seguenti risultati:
a.Definizione di linee guida (ordinanze e decreti per l'emergenza)
b.Modellizzazione dei processi e dei flussi di attività, responsabilità e
competenze, in una logica di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa.
c.Potenziamento delle strutture informative del sistema sanitario
2.Il processo di ricostruzione nella logica del recupero e della prevenzione
Verranno realizzate attività formative volte a favorire il trasferimento delle
migliori tecniche per il consolidamento e adeguamento antisismico
dell'edificato antico e artistico, nel rispetto delle peculiarità di tale
patrimonio. Per gli aspetti legati alle nuove costruzioni saranno realizzate
attività di assistenza e formazione sui nuovi criteri di progettazione in zona
sismica, sulla base delle normative originariamente contenute nell'ordinanza
della P.C.M. n. 3274 del marzo 2003 "Primi elementi in materia di criteri
generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative
tecniche per le costruzioni in zona sismica" e successivamente disciplinate
nelle "Norme Tecniche per le Costruzioni", approvate con D.M 14 gennaio 2008 e
D.M. 6 maggio 2008 ed entrate in vigore il 30 Giugno 2009.
3.Avvio della ripresa e Business Continuity
Le attività che andranno a realizzarsi consisteranno in una analisi e in un
inventario preliminare del danno e delle perdite sia fisiche che non: perdite
tangibili (edifici o infrastrutture) e intangibili (perdite finanziarie,
economiche e soprattutto di dati e informazioni digitali e non).
Sulla base di questa analisi si preparerà una strategia mirata di recupero. Si
dovranno individuare le necessarie sinergie con l'attività di potenziamento e
ingegnerizzazione dello Sportello Unico Attività Produttive.
A conclusione un Report delle attività valuterà l'efficacia dell'intervento e
quale sia stata la risposta ottenuta, esaminando i risultati raggiunti in base
allo sforzo per il riavvio della ripresa e le difficoltà incontrate nella
esecuzione dell'intervento.
4.Lo strumento GIS per il supporto ai processi decisionali nella fase della
ricostruzione
Il risultato che si vuole raggiungere con questo intervento è quello di rendere
più efficace l'operatività della Pubblica Amministrazione in un momento di
forte stress e .rendere trasparente per i cittadini l'azione
dell'Amministrazione nell'ambito della ricostruzione.
La trasparenza insita nel GIS e la possibilità di monitorare gli interventi sul
territorio renderà, inoltre, più facile il controllo degli interventi stessi
consentendo di individuare eventuali deviazioni da comportamenti corretti,
rivelando irregolarità da parte di organizzazioni criminali – che nella
confusione e nell'abbassarsi di livelli alti di attenzione come può avvenire in
situazioni di emergenza, possono trarre particolari vantaggi – o evidenziando
eventuali sperperi nella spesa.
Le attività verranno rivolte a una pluralità di destinatari, che saranno
innanzitutto i cittadini e poi gli apparati tecnici, impegnati sulle tematiche
tecniche della ricostruzione, della Regione Abruzzo, della Provincia
dell'Aquila e degli enti locali colpiti dal sisma nonchè il mondo delle libere
professioni, e, infine, le piccole e medie imprese industriali, commerciali e
artigianali colpite dal sisma.
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