Programmi UE 2014-2020. La Commissione rinnoverà lo strumento finanziario per la protezione civile

La Commissione europea propone di rinnovare, per il 2014-2020, lo strumento finanziario per la protezione civile così da fornire un sostegno finanziario ad attività pertinenti ai diversi aspetti del ciclo di gestione delle catastrofi, ossia una risposta più coerente e meglio integrata nelle emergenze, una migliore preparazione a far fronte alle catastrofi e azioni innovative per la riduzione del rischio di catastrofi.

Gli obiettivi generali della cooperazione UE nel campo della protezione civile mirano a garantire una migliore protezione delle persone, dell'ambiente, dei beni e del patrimonio culturale nel caso di gravi catastrofi naturali, tecnologiche o di origine umana. L'aumento del numero e dell'intensità delle catastrofi, naturali o di origine umana, e del relativo impatto economico richiede un'azione sistematica a livello europeo volta a rafforzare la preparazione e a potenziare le capacità di risposta tanto all'interno quanto fuori dall'UE. La cooperazione e la solidarietà europee permettono all'UE nel suo insieme di
essere preparata collettivamente a far fronte a gravi catastrofi e consentono agli Stati membri e agli altri Stati partecipanti (Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Croazia) di mettere in comune le loro risorse e di fornire risposte collettive. L'impatto della risposta alle catastrofi ne risulta massimizzato con una riduzione al minimo delle perdite umane e materiali. In caso di catastrofe che colpisca l'UE o un paese terzo, le autorità del paese colpito possono beneficiare di assistenza immediata e tangibile attraverso il meccanismo di protezione civile dell'UE.

La cooperazione dell'UE nel campo della protezione civile mira a:

  • facilitare una risposta rapida ed efficiente alle catastrofi;
  • garantire una sufficiente preparazione dei responsabili e degli operatori della protezione civile rispetto alle emergenze;
  • elaborare misure per la prevenzione delle catastrofi.

L'UE ha sviluppato un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, approccio che ingloba le attività di risposta, di preparazione e di prevenzione. Nel 2010, la Commissione ha adottato una comunicazione intitolata "Potenziare la reazione europea alle catastrofi", che è stata approvata dal Consiglio nello stesso anno.

L'obiettivo principale è quello di migliorare l'efficacia, la coerenza e la visibilità della risposta dell'UE.
La creazione di una capacità europea di reazione alle emergenze sarà in gran parte basata sulle capacità attualmente esistenti negli Stati membri con una conseguente eliminazione di costi aggiuntivi. A livello dell'UE, la creazione di un Centro europeo di risposta alle emergenze dotato di funzioni di pianificazione e coordinamento rafforzate andrà a beneficio dell'intera Unione poiché determinerà a livello degli Stati membri un risparmio superiore ai costi sostenuti a livello del bilancio dell'UE, benché, ovviamente, i vantaggi di una risposta rapida ed efficace alle catastrofi in termini di vite umane salvate non possano essere misurati in termini puramente finanziari.

Tra le misure strategiche in materia di prevenzione e preparazione, previste nelle comunicazioni della Commissione e nelle conclusioni del Consiglio rientrano anche un sostegno per la formazione e le esercitazioni, scambi di esperti e progetti di cooperazione che sperimentino nuovi approcci per ridurre il rischio di catastrofi. Studi indipendenti per organizzazioni tra cui la Banca mondiale hanno indicato che il ritorno sugli investimenti nella prevenzione delle catastrofi si situa tra il 400% e il 700%.

La Commissione europea propone di rinnovare, per il 2014-2020, lo strumento finanziario per la protezione civile così da fornire un sostegno finanziario ad attività pertinenti ai diversi aspetti del ciclo di gestione delle catastrofi, ossia una risposta più coerente e meglio integrata nelle emergenze, una migliore preparazione a far fronte alle catastrofi e azioni innovative per la riduzione del rischio di catastrofi. Si ricorrerà allo strumento finanziario per la protezione civile anche per la creazione della capacità europea di reazione alle emergenze, che avrà come base una condivisione volontaria dei mezzi di protezione civile degli Stati membri, così da determinare un rapporto costi-efficacia più favorevole grazie alla disponibilità coordinata dei mezzi di protezione civile.

Lo strumento finanziario riveduto rafforzerà ulteriormente e potenzierà la capacità di gestione delle catastrofi dell'UE mediante il passaggio a sistemi prevedibili e pianificati in anticipo. Ciò avverrà attraverso una raccolta più completa di informazioni in tempo reale sulle catastrofi, una migliore localizzazione dei mezzi di protezione civile degli Stati membri e un approccio coordinato per agevolare il rapido spiegamento di personale e di materiale nell'area interessata dalla catastrofe. Esso sosterrà anche le attività di preparazione tese a migliorare la qualità della formazione, ad ampliarne la portata in modo da includere anche la prevenzione e ad integrare formazione ed esercitazioni. Verranno sostenuti anche gli sforzi degli Stati membri volti a rafforzare la pianificazione della gestione del rischio e a sviluppare meccanismi di finanziamento innovativi (come il pooling assicurativo regionale).

La revisione dello strumento finanziario per la protezione civile terrà conto tanto dei risultati della valutazione delle parti interessate nel settore della protezione civile e delle loro proposte circa le possibilità di semplificazione delle procedure e dei meccanismi di finanziamento quanto dell'esperienza maturata mediante progetti pilota e azioni di preparazione in materia di risposta rapida.
Le attività di protezione civile attuate dai competenti organismi degli Stati membri saranno sostenute e integrate dalle attività dell'UE anche attraverso la facilitazione di un'azione coordinata. Ciò avverrà attraverso attività quali:

  • la condivisione volontaria di risorse,
  • la formazione
  • la copertura dei costi di trasporto dei mezzi di protezione civile verso i luoghi delle emergenze.

Verrà così facilitata la semplificazione delle procedure utilizzate nell'ambito dell'attuale strumento e verranno snellite le procedure amministrative, soprattutto nel settore delle sovvenzioni, tenendo conto dei principi di trasparenza e di parità di trattamento. Le opzioni attualmente all'esame si riferiscono al tipo di operazioni da sostenere: formazione, esercitazioni inerenti alle emergenze, sostegno agli Stati membri per trasporti in caso di emergenze, progetti di cooperazione sulla prevenzione e sulla preparazione alle catastrofi.

La dotazione di bilancio proposta per il periodo 2014-2020 è di 455 milioni di euro di cui

  • 245 milioni di euro sono destinati alla Protezione civile – interna e
  • 210 milioni di euro per la Protezione civile – esterna e capacità europea di reazione alle emergenze