Si è tenuto ieri l’incontro in call tra il Ministro Provenzano e i sindaci della Federazione per le aree interne. Ne dà notizia il ministro stesso, tramite un post su Facebook: “In questi giorni sarei dovuto partire per il mio viaggio attraverso aree interne del Paese: un viaggio da Sud a Nord per incontrare, conoscere e confrontarmi con i protagonisti di territori spesso fragili, isolati, spopolati, ma che custodiscono un patrimonio straordinario di ambiente, cultura, saper fare, cibo, qualità della vita, comunità” spiega. “Ieri, seppure a distanza, ho voluto incontrare in call alcuni dei protagonisti di quei luoghi, sindaci di ogni parte d’Italia, anche di quelle zone più colpite dall’emergenza Covid”.
Un confronto sul “rilancio della Strategia nazionale delle aree interne (SNAI), su come far diventare la sperimentazione una politica strutturale” aggiunge Provenzano: “Era quanto avevamo previsto nel Piano Sud 2030, varato giusto una settimana prima che scoppiasse l’emergenza, reso possibile dal raddoppio delle risorse previsto dalla Legge di bilancio. Tutto questo, alla luce della crisi che stiamo vivendo, diventa ancora più attuale”.
A proposito della fase emergenziale che attraversa il Paese in questo momento, il Ministro sottolinea che “se c’è qualcosa che la terribile esperienza Covid-19 ci ha insegnato, sta proprio nel valore del territorio, della prossimità, della comunità. Le aree interne non sono un “piccolo mondo antico” da conservare, ma un sistema da diffondere. Dal fronte sanitario al modello didattico alla mobilità sostenibile, la SNAI rappresenta un modello di riferimento: rafforzamento dei presidi sanitari territoriale, infermieri e ostetriche di comunità, servizi di prossimità, telemedicina, didattica a distanza, eccetera. Modalità e strumenti che stiamo sostenendo, e le buone pratiche delle aree interne possono essere utili a tutto il Paese”.
“Dal confronto di ieri - aggiunge - sono arrivate e arriveranno proposte per dare maggiore attenzione ai luoghi, durante la pandemia e soprattutto dopo, nel tempo della rinascita. C’è una condizione, per tutto ciò: il superamento dell’intollerabile divario digitale, che attraversa le fasce sociali e le aree territoriali più deboli: i ritardi di infrastrutturazione e servizio sono intollerabili. Il Governo ha già richiamato gli operatori al rispetto degli impegni assunti, ma dobbiamo moltiplicare gli sforzi per impedire che la tecnologia diventi il più potente fattore di esclusione.Siamo entrati in questa crisi come il paese più diseguale, con divari sociali e territoriali profondi. Ne usciremo solo se sapremo sanare le nostre fratture, se ripenseremo a un modello di sviluppo che deve fondarsi sulla conoscenza e l’innovazione, sulla diffusione e la sostenibilità dello sviluppo. In questa prospettiva, i luoghi “marginalizzati” possono diventare luoghi di frontiera. Dipende da noi”.
Provenzano, confronto con i sindaci della Federazione aree interne
“Nell’emergenza Covid, i luoghi marginalizzati possono indicare la strada” ha detto il ministro nel corso della video conferenza sul rilancio della SNAI
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