I nuovi enti intermedi corrispondono territorialmente con le ex Province.
I Liberi Consorzi indicati dalla legge sono Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani. Mentre le Città metropolitane sono Palermo, Catania e Messina.
Si tratta di enti di area vasta dotati di autonomia statutaria, regolamentare, amministrativa, impositiva e finanziaria.
Gli organi dei nuovi enti intermedi sono il Presidente (Sindaco per le Città metropolitane), l’Assemblea (Conferenza per le Città metropolitane), la Giunta e l’Adunanza elettorale. Quest’ultima è formata da tutti i sindaci e consiglieri comunali in carica nei comuni appartenenti all’ente e avrà come compito quello di eleggere il presidente del Libero consorzio e il sindaco della Città metropolitana, oltre che i membri della Giunta, non c’è l’automatismo previsto altrove in Italia per cui nelle Città metropolitane il sindaco del comune capoluogo è anche sindaco metropolitano.
Per la prima elezione bisognerà attendere il prossimo autunno.
Per quanto riguarda le competenze, la legge stabilisce che i due enti intermedi avranno competenze proprie in materia di servizi sociali e culturali, di sviluppo economico, di organizzazione del territorio e tutela dell’ambiente.
Inoltre gli enti di area vasta entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge devono indicare la propria dotazione organica. Il personale che assegnato ai nuovi enti o che andrà in mobilità è individuato con decreto del presidente della regione, in seguito alla delibera di giunta e sentite le principali organizzazioni sindacali.
La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana numero 32 del 7 agosto 2015.
Regione Sicilia. Approvata la legge sui Liberi Consorzi e Città Metropolitane
Nella seduta del 30 luglio 2015 l'assemblea regionale della Sicilia ha approvato il disegno di legge "Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e città metropolitane".
Progetto di riferimento: