Riserve della Biosfera: workshop in Garfagnana sul ruolo sociale delle imprese

La due giorni sarà ospitata nel comune di area interna San Romano in Garfagnana

Due giorni per confrontarsi sull’impatto “positivo” delle attività economiche sulla conservazione degli ecosistemi e la biodiversità. E’ questo l’obiettivo del workshop "Il ruolo sociale delle imprese per lo sviluppo delle Riserve di Biosfera MaB UNESCO" che si terrà il 19 e 20 ottobre presso la fortezza delle Verrucole a San Romano in Garfagnana (LU). L’evento è organizzato dall’ente Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, coordinatore della Riserva di Biosfera MaB UNESCO dell'Appennino Tosco Emiliano, in collaborazione con il "Social Enterprise and Biosphere Reserves Working Group". Tema della due giorni la responsabilità sociale delle imprese che operano in contesti delicati quali le riserve di biosfera, come quella dell’Appennino Tosco-Emiliano.  San Romano in Garfagnana, che ospita l’evento, è uno dei 19 comuni dell’area interna toscana Garfagnana-Lunigiana, un vasto territorio compreso tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna dall’alto valore ambientale, con una percentuale di superficie forestale pari all’80%. Molti dei comuni ricadono nel perimetro del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Nel corso degli incontri saranno coinvolti gli imprenditori del territorio anche per discutere sulla concessione del brand “I CARE APPENNINO, riconoscimento per operatori economici che si ispirano alla sostenibilità, alla protezione della biodiversità e delle comunità dell’Appennino Tosco Emiliano. Di particolare importanza risulta l’orientamento degli imprenditori verso una produttività sostenibile, in una fase in cui il riconoscimento UNESCO e MAB (Man and the bioshere) è ancora un potenziale inespresso. La valorizzazione delle risorse ambientali è al centro del preliminare di strategia d’area sottoscritto lo scorso maggio per delineare gli interventi crescita e di sviluppo della zona e contrarne lo spopolamento, fine ultimo della Strategia nazionale aree interne (SNAI). Tra le azioni previste nel documento strategico ci sono: il potenziamento delle funzioni formative ed educative del Centro della Biodiversità di Camporgiano,  specializzato  nella conservazione della varietà biologica agraria e animatore delle attività produttive locali; il recupero e la  tutela del paesaggio agricolo tradizionale finalizzato a riavviare filiere produttive che assicurino la fruizione sostenibile e la salvaguardia del territorio; una gestione razionale ed economicamente vantaggiosa della risorsa legno attraverso un management coordinato di ampie porzioni di territorio boschivo secondo un modello unitario semplice e funzionale per la gestione attiva delle aree boschive; la  creazione di sistemi di aggregazione partecipata dei terreni al fine di incrementare le opportunità di allevamento e, al contempo, di salvaguardare e valorizzare il paesaggio e la biodiversità zootecnica (razze locali), anche attraverso il loro miglioramento genetico, potendo contare sul valore aggiunto dei caratteri identitari e culturali; la promozione delle produzioni di eccellenza DOP e IGP presenti nell’area.
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