Risoluzione PE sulla coesione: centralità delle autorità locali per i fabbisogni dei territori

Il documento indica gli strumenti per contrastare gli squilibri demografici nell’Unione europea che ricordano quelli utilizzati nel nostro Paese con la SNAI

 
 
 “…le autorità locali, regionali e nazionali, le associazioni professionali e le ONG sono essenziali per individuare e valutare il fabbisogno specifico di investimenti nelle zone rurali e urbane ai fini della mobilità, dell'accessibilità territoriale e dei servizi di base e, pertanto, per sprigionare il potenziale delle zone interessate, comprese le tendenze economiche, sociali e demografiche; ritiene pertanto che debbano svolgere un ruolo decisivo in quanto partecipanti attivi nello sviluppo di strategie territoriali locali basate sulla comunità”.  La centralità delle autorità locali e l’approccio partenariale e multilivello per contrastare il calo demografico al centro della Risoluzione del Parlamento europeo «Invertire l'evoluzione demografica nelle regioni dell'Unione europea utilizzando gli strumenti della politica di coesione» pubblicata sulla GUUE del’12 gennaio.
 
La risoluzione prende le mosse dalla diversa distribuzione della popolazione a livello locale, regionale nazionale ed europeo, le cui dinamiche incidono sul fenomeno dello spopolamento e sulla coesione economica e sociale dell’Ue. Gli strumenti da mettere in campo indicati ricalcano in parte quelli su cui è stata costruita, nel nostro Paese, la Strategia nazionale per le aree interne (SNAI), azione sperimentale nel periodo 2014-2020, che si appresta a diventare politica strutturale nel nuovo periodo di programmazione confermando l’attenzione ai luoghi, la governance multilivello, la valorizzazione del capitale umano e ambientale, la  promozione dei servizi di cittadinanza e  in cui sindaci, in associazione tra loro,  e gli attori territoriali rappresentano i veri protagonisti del cambiamento.
 
Il documento sottolinea la correlazione tra incapacità dei territori di attrarre e trattenere la popolazione e la fornitura di servizi sociali, la connettività fisica e quella relativa alle TIC.  Gli squilibri demografici legati alle differenti opportunità economiche, alla fornitura di servizi, all'accessibilità, ai trasporti e alla connettività digitale, sia a livello di Unione che di Stati membri, sono particolarmente evidenti nelle regioni montane e ultraperiferiche, oltre che nelle isole.
 
Il Parlamento europeo invita la Commissione europea a presentare una strategia europea sul cambiamento demografico, mentre esorta gli Stati membri a e le autorità regionali ad attuare un approccio integrato attraverso gli strumenti della coesione, nonché la promozione di piccoli comuni intelligenti in grado di attrarre i giovani nelle zone rurali e semiurbane. Fra le raccomandazioni indirizzate alla Commissione Ue per invertire la tendenza, il Pe indica il coinvolgimento delle autorità regionali e locali nella governance cooperativa a lungo termine e la necessità di diffondere buone pratiche sull’uso di tali modelli di governo.