San Pietro e Santo Stefano di Cadore, matrimonio in vista

La SNAI ha contributo ad accelerare il progetto di fusione tra due comuni dell’area interna Comelico Sappada

Ora la parola spetta ai cittadini, ma il primo passo verso la fusione tra i comuni bellunesi Santo Stefano di Cadore e San Pietro di Cadore è stato compiuto. Un consiglio comunale congiunto, due sindaci e 14 consiglieri comunali, a maggioranza ha avviato l’iter verso la creazione di un unico ente che potrebbe vedere la luce nel 2019.  Un progetto nell’aria da tempo che ha ritrovato vigore grazie alla Strategia nazionale aree interne (SNAI) che punta sull’associazionismo comunale per assicurare ai cittadini servizi essenziali di qualità. Santo Stefano e San Pietro sono due dei sei comuni dell’area interna Comelico Sappada, la seconda area pilota delle 4 individuate in Veneto. Appartengono tutti all’Unione Montana omonima. Lo scorso 21 giugno, a Santo Stefano di Cadore, si è tenuto un worshop organizzato da FORMEZ PA sulle fusioni comunali rivolto ai sindaci e agli amministratori dell’area per illustrare i diversi aspetti dei processi di fusione, perimetro normativo, tempi, studi di fattibilità, vantaggi.  Il comune risultante dalla fusione diventerebbe uno dei più popolosi e importanti del Cadore con 4.150 abitanti. I cittadini saranno chiamati a esprimersi nell’autunno 2018.