Obiettivo della giornata della Scuola CAST del 22 gennaio, era quello di apprendere un metodo significativo ed efficace in uso nei processi di partecipazione, sperimentandone le fasi (dall'individuazione della "domanda" generale da cui far scaturire il lavoro dei gruppi, alla scelta e alla condivisione delle tematiche da discutere).Fondamentale per l'OST è l'allestimento dell'aula, l'agenda dei lavori e le indicazioni dei gruppi, le 4 leggi che regolano lo svolgimento dell'OST stesso, i cartelloni sulle pareti, il long coffee nei due angoli della sala. All'apertura dei lavori, la facilitatrice, Elisa Carboni, ha spiegato l'origine del metodo, il significato e l'importanza di tutta la disposizione degli oggetti nell'aula, l'assoluta libertà d'azione rispetto al prendere parte o meno ai gruppi di discussione e gli "spazi d'inattività" che ciascuno può crearsi.La domanda dalla quale far partire la discussione "Come costruire un'identità territoriale per la BAT?" ha prodotto 4 gruppi di discussione per la sessione mattutina e 4 per quella pomeridiana.I temi di approfondimento proposti hanno riguardato vari aspetti dell'identità di un territorio:
- la tipicità delle sue tre diverse comunità (Barletta Andria Trani) e la cultura, intesa sia come rivalutazione delle antiche tradizioni e mestieri, che come investimento formativo per il futuro. Lo slogan emerso è stato "per un futuro che non è capace di riconoscersi nelle proprie radici non ci sarà un futuro";
- la caratterizzazione urbanistica, ossia la costruzione di elementi urbanistici omogenei e l'individuazione di simboli comuni distintivi per la BAT;
- il coinvolgimento dei cittadini in eventi di partecipazione attiva alle politiche locali: "un momento sentito come rispetto delle idee di ogni singolo cittadino ma anche come opportunità di comprendere nuovi punti di vista e la speranza che si possano avviare processi di cambiamento soprattutto in ambito ambientale";
- l'importanza della comunicazione istituzionale come diritto e informazione per i cittadini "fare ed essere vanno di pari passo. Se il cittadino non partecipa, di fatto costringe l'istituzione a prendere decisioni autonome"
- i tre capoluoghi saranno poi veramente necessari? "l'identità territoriale già esiste, bisogna solo renderla "esportabile", ovvero facilmente riconoscibile all'esterno. Crea confusione il nome BAT. Ci identifica solo nel capoluogo di Barletta o in una caratteristica comune. Il capoluogo policentrico non è un limite, solo che bisogna saperlo utilizzare come un fattore positivo";
- quali caratteristiche devono avere i gruppi - in questo caso intesi come individui operanti sul territorio - per poter lavorare bene. "Prima del "fare" c'è un "essere". In genere succede che, dopo l'entusiasmo iniziale, l'interesse suscitato dall'iniziativa cada, si perda, e l'opera di miglioramento e/o cambiamento che si voleva avviare svanisca".
Il momento finale, in plenaria, per la condivisione di quanto vissuto nell'OST, anche come emozioni e dinamiche relazionali, e lo scambio di opinioni sul metodo, ha evidenziato l'efficacia dello spazio libero di discussione che l'OST permette e quanto dirimente sia la definizione della domanda iniziale dalla quale prendono avvio i lavori di gruppo, perche si sviluppino su analisi in profondità fino ad arrivare a ipotesi plausibili di realizzazione di interventi concreti.In sintesi "ci siamo sentiti davvero protagonisti".