SNAI, nuova strategia approvata. E’ la volta della Valle Bormida

Primo obiettivo il superamento della frammentazione amministrativa. L’area piemontese potrà contare su poco meno di 11mln di euro

 
 
Prosegue la marcia di avvicinamento alla chiusura di tutte le strategie delle 72 aree impegnate nella Strategia nazionale per le aree interne (SNAI). Dopo il recente via libera a quelle di Val di Vara e Alta Murgia, il Comitato tecnico aree interne ha approvato il documento della Valle Bormida.
 
Il comprensorio piemontese, 33 comuni con una popolazione di poco più di 18mila abitanti, sconta un multicentrismo amministrativo (tre Province, cinque Unioni Montane, due GAL, quattro consorzi socio assistenziali, quattro aziende sanitarie locali) che insieme alla situazione orografica -  con la conseguente difficoltà di accesso e, a cascata, ritardo di sviluppo, assenza di investimenti e scarsità di servizi – rappresenta una delle principali criticità dell’area.
 
A partire dagli anni ‘60 si è verificato un drastico calo di abitanti. L’indice di vecchiaia è di 330 punti con un tasso di over 65 pari al 32,2% della popolazione
 
Il territorio si articola nei due bracci del fiume Bormida da cui discende un forte senso di identità e di appartenenza che rappresenta uno dei punti di forza su cui far leva per il rilancio del territorio.
 
A partire da questa omogeneità identitaria la strategia punta a ricomporre la frammentazione amministrativa e dell’organizzazione dei servizi anche attraverso il modello di share community: molte delle azioni previste avranno un carattere mutualistico con scambio e condivisione di beni e servizi. Passando anche per la realizzazione di interventi infrastrutturali, primo fra tutti la banda larga efficiente e a basso costo.
 
Il rilancio dei servizi essenziali, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie in particolare in campo sanitario, si coniuga con una visione di sviluppo locale fondata sul miglioramento dell’offerta turistica di tipo rurale; la valorizzazione delle produzioni agroalimentari d’eccellenza; l’ammodernamento delle filiere produttive, di trasformazione e commercializzazione.  Il valore complessivo degli interventi previsti ammonta a 10.710.000 euro.