La prima relazione annuale sullo Stato di diritto è una delle principali iniziative del programma di lavoro della Commissione per il 2020. Il documento è il risultato di uno stretto dialogo con le autorità nazionali e i portatori di interessi ed esamina tutti gli Stati membri in modo obiettivo e imparziale. La valutazione qualitativa effettuata dalla Commissione si concentra sugli sviluppi significativi intervenuti a partire dal gennaio 2019 e garantisce un approccio coerente applicando la stessa metodologia a tutti gli Stati membri, pur rimanendo proporzionata agli sviluppi. L'obiettivo è quello di migliorare la comprensione e la consapevolezza dei problemi e degli sviluppi di rilievo, nonché di individuare le sfide allo Stato di diritto e aiutare gli Stati membri a trovare soluzioni con il sostegno della Commissione, degli altri Stati membri e di portatori di interessi quali la commissione di Venezia.
La relazione ha un ruolo preventivo, distinto dai meccanismi basati sul trattato di cui dispone l'UE per reagire a problemi più gravi in materia di Stato di diritto negli Stati membri, come ad esempio la procedure di infrazione, la procedura per proteggere i valori fondanti dell'Unione ai sensi dell'articolo 7 del trattato sull'Unione europea o la proposta procedura di condizionalità per la tutela del bilancio.
La relazione si è concentrata su quattro principali fattori di impatto sullo Stato di diritto:
- l’indipendenza e digitalizzazione del sistema giudiziario;
- l’efficacia dei quadri anticorruzione;
- il grado di libertà e pluralismo dei media (inclusa la valutazione del rischio e delle pressioni subite da giornalisti e professionisti del settore);
- il bilanciamento dei poteri istituzionali;
- l’impatto delle misure di emergenze adottate in risposta alla pandemia di coronavirus sullo stato di diritto.
La Commissione auspica che la relazione fornisca una solida base per svillupare ulteriori attività interistituzionali sul tema dello Stato di diritto, anche in collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio e ha invitato i parlamenti e le autorità nazionali a discuterne i contenuti e i capitoli sui singoli paesi e a prestarsi reciprocamente aiuto, come segno di incoraggiamento a proseguire le riforme e di adesione al principio di solidarietà europea, coinvolgendo anche i portatori di interessi a livello nazionale e dell'UE dovrebbero essere coinvolti.
Maggiori informazioni al seguente link.
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