“Un’ area che ha fatto un lavoro di rafforzamento amministrativo molto innovativo, fra i più significativi del Paese, un processo massiccio di autoriforma, con la chiusura di due piccole Unioni di Comuni e la rinascita di quella di Terre di Leuca”. Così Giovanni Xilo del team Formez PA ha presentato il Sud Salento protagonista dell’incontro del 27esimo incontro di monitoraggio sul requisito associativo.
L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del progetto del DFP “La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali” attuato fa Formez PA per un’analisi delle gestioni associate e dei modelli di governance che i comuni mettono in campo per attuare la Strategia nazionale per le aree interne (SNAI). L’obiettivo è fornire un supporto per il superamento di eventuali criticità emerse, ma anche individuare pratiche esemplari da utilizzare a modello per le altre aree, in particolare quelle della nuova programmazione.
Il processo di riorganizzazione territoriale messo in atto dall’area interna pugliese rientra sicuramente tra queste. Un’autoriforma le cui tracce, ha detto ancora Xilo, attraversano tutta la strategia. Che ha rappresentato a sua volta una spinta per l’Unione Terre di Leuca a rinnovarsi e crescere, dotandosi anche di personale proprio, laureato, a tempo indeterminato ottenuto grazie alla cessione degli spazi assunzionali di tre degli undici comuni associati. L’obiettivo è avere una struttura fissa, di coordinamento, alle dipendenze dell’Unione, delle attività a supporto della Strategia e che possa guardare lontano, oltre lo SNAI.
Un percorso di rinnovamento destinato a rafforzarsi grazie anche un progetto di 700mila euro per la formazione del personale di tutti i comuni per associare le funzioni.
I 13 comuni dell’area, in conformità del requisito associativo per l’ammissibilità alla SNAI, hanno deciso di associare catasto e protezione civile. Il piano intercomunale di protezione civile è in corso di realizzazione e dovrebbe essere chiuso in tre, quattro mesi.
La governance “c’è e funziona” ha affermato Alfredo Sandri referente tecnico del comprensorio pugliese. Accanto all’assemblea dei sindaci, organo politico, c’è una struttura tecnica formata dal comune capofila, dotato di assistenza tecnica, che ha operato fino alla firma dell’Accordo di Programma quadro (Apq) insieme all’Unione dei Comuni che gestisce la fase di attuazione degli interventi.
I quattro tavoli tematici previsti in strategia d’area sono stati avviati e dialogheranno, - attraverso il comitato ristretto composto dai sindaci referenti - con l’ufficio di piano e con l’assemblea dei sindaci per un’attuazione coordinata. Quello socio-sanitario è stato assorbito dalla Regione dopo la pandemia. E’ stato invece potenziato quello delle infrastrutture viarie, in particolare il TAD, trasporto a chiamata, con ulteriori 10 milioni regionali e in raccordo con le Ferrovie Sud Est che hanno previsto un investimento di 200 milioni di euro. L’assemblea dei sindaci si è dotata, in questo caso, di uno strumento operativo di raccordo con Provincia, Regione e Ferrovie.
Partendo dalla strategia è stata messo in campo il progetto di Water Front, che coinvolge 5 comuni dell’area, per riorganizzare tutta il percorso parallelo alla costa.
Perfezionato anche il tavolo sul paesaggio. Il Sud Salento è stato infatti selezionato come area sperimentale dalla Regione, per individuare forme di intervento pubblico e privato per recuperare il paesaggio compromesso dalla Xylella.
Infine, avviato il tavolo della riorganizzazione urbana, che coinvolge sei deicomuni dell’area.
Sud Salento, modello innovativo di rafforzamento amministrativo
L’area pugliese ha avviato un processo di riorganizzazione fra i più significativi del Paese
Progetto di riferimento: