Tutelare chi lavora tramite le piattaforme: la Commissione avvia la prima fase di una consultazione delle parti sociali

Il 24 febbraio 2021 la Commissione europea ha avviato una consultazione con le parti sociali europee in merito al miglioramento delle condizioni lavorative delle persone che lavorano tramite le piattaforme digitali.

l lavoro tramite piattaforme è in rapido sviluppo nell'UE in un numero sempre maggiore di settori di attività, e la trasformazione digitale e la diffusione di modelli di attività basati su tali piattaforme ha conosciuto un ulteriore sviluppo nel mercato interno come conseguenza della crisi del coronavirus.
Sebbene il lavoro tramite piattaforme digitale possa offrire maggiori flessibilità e opportunità di lavoro e reddito anche a chi ha maggiori difficoltà a entrare nei mercati tradizionali, questa condizione può al contempo comportare maggiore precarietà e introdurre nuovi rischi nella forma di assenza di trasparenza e prevedibilità degli accordi contrattuali, gestione dei problemi di salute e sicurezza e nell'insufficiente tutela sociale.
Questi sviluppi e la natura transfrontaliera delle piattaforme digitali hanno ulteriormente evidenziato la necessità di un'iniziativa dell'UE per migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano tramite tali piattaforme, come già annunciato nel programma di lavoro 2021 della Commissione europea che prevede un'iniziativa legislativa volta al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme entro la fine del 2021. Tale iniziativa contribuirà all'attuazione dei principi contenuti nel pilastro europeo dei diritti sociali.
Con questa prima fase della consultazione delle parti sociali la Commissione ha l’obbiettivo di raccogliere le opinioni delle parti sociali europee sulla necessità e la direzione delle possibili azioni dell'UE per migliorare le condizioni di lavoro in tale settore. La consultazione resterà aperta per almeno 6 settimane. A meno che le parti sociali non decidano di avviare negoziati tra di loro dopo la prima o la seconda fase della consultazione, la Commissione intende proporre un'iniziativa legislativa entro la fine dell'anno.
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