Val Simeto, rapporto area-regione modello da replicare

L’area interna siciliana protagonista del 21esimo incontro sul requisito associativo e sulla governance adottata per l’attuazione degli interventi SNAI

 
 
“Negli ultimi mesi abbiamo lavorato sodo e oggi possiamo dire le cose che si possono fare e quelle in cui abbiamo riscontrato criticità”. Con chiarezza, realismo ma anche ottimismo Fabio Mancuso, sindaco di Adrano, capofila della area Val Simeto ha fotografato percorso e stato dell’arte della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) nel comprensorio siciliano nel corso dell’incontro sul monitoraggio del requisito associativo e sul modello di governance realizzato per l’attuazione degli interventi.
 
Si tratta del 21esimo del genere organizzato nell’ambito del progetto attuato dal Formez PA “La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali” per analizzare l’andamento delle aree che da più di un anno hanno sottoscritto l’Accordo di programma quadro, anche per far emergere buone pratiche da traghettare in quelle del nuovo periodo di programmazione.
 
Tre comuni -  più sette dell’area strategica – individuati come area sperimentale con alle spalle la storia ventennale del Patto del Fiume Simeto, modello innovativo di governance partecipata del territorio da cui è partita, nel 2013, la candidatura della Val Simeto alla SNAI.
 
Un territorio fragile, anche dal punto di vista sociale, che ha sofferto molto del sottosviluppo ed è per questo che il sindaco Mancuso ha ringraziato chi lo ha scelto come area sperimentale, fornendo un’occasione importante per fermare declino e spopolamento. Tre enti contigui, fortemente interconnessi e sinergici, soprattutto sul fronte dei servizi, che hanno determinato un’area con un alto grado di omogeneità.
 
“Uno dei punti di forza di questa strategia – ha sostenuto con forza Andrea Brogna dell’assistenza tecnica dell’area, messa a disposizione dalla Regione - è stato il grande lavoro dal basso che è stato fatto”.  Dopo questa fase ci si è concentrati sul raggiungimento di progettualità di livello esecutivo per poi passare all’attuazione: “Ora che i progetti stanno partendo - ha continuato Brogna - ci sarà di nuovo un coinvolgimento del Patto di Fiume per riavviare i rapporti che sono stati più diradati dell’ultimo anno”.
 
Il sindaco ha informato sulla costruzione dei riferimenti amministrativi del progetto ovvero la costituzione dell’Ufficio comune SNAI e la nomina dei Rup (Responsabili unici progetti).
 
Attuate le convenzioni per la gestione in forma associata delle funzioni individuate dai comuni dell’area, edilizia scolastica e trasporto pubblico locale, in ottemperanza del requisito associativo richiesto per partecipare alla SNAI. Una particolarità, esplicitata nelle convenzioni, è la valorizzazione del personale interno. Sono già stati nominati i responsabili dei due servizi attingendo dai dipendenti dei tre comuni.
 
In vista un’evoluzione del requisito associativo con una riflessione sulla possibilità di gestire in forma associata anche il servizio di polizia municipale, il giudice di pace e i servizi turistici.
 
 “Frenetica” è stata definita l’attività di confronto tra i vari soggetti interessati, con incontri costanti e frequenti. Fondamentale, anzi “indispensabile” come l’ha definita Mancuso, l’azione di supporto della assistenza tecnica di provenienza regionale, fattore questo che ha facilitato molto il dialogo con i dipartimenti regionali superando tempi morti e accelerando le procedure. Una rete relazionale, sia verticale che orizzontale, che segue le attività in maniera condivisa.  Un modello vincente a cui ispirarsi anche nella futura programmazione. Un sistema avviato con SNAI che dialoga con tutti gli strumenti del territorio, e che guarda alla grande occasione del Piano di Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
 
Negli ultimi due mesi è stato impresso un forte sprint all’iter SNAI che si è tradotto nell’avvio di tutti gli interventi, complessivamente 43 di cui 11 cantierabili.
 
Il fatto che i tre comuni dell’area siano dislocati su due ambiti provinciali, con Andrano e Biancavilla in quella di Catania e Centuripe in quella di Enna, ha inciso negativamente, in alcuni casi, sull’attuazione dei progetti esecutivi come per gli interventi sulle strade e sulla sanità.
 
L’incontro con l’area siciliana è stato ricco e franco per tutti i partecipanti, apprezzato dal sindaco Mancuso anche per la possibilità di conoscere soluzioni  positive, grazie alle narrazioni del Formez, adottate da altre aree a cui guardare  per rispondere ai bandi avviati con il PNRR consapevoli che il lavoro compiuto fino ad ora con la SNAI possa rappresentare un importante punto di forza.