In Valli Maira e Grana il nuovo incontro di monitoraggio sull’associazionismo

Per il comprensorio piemontese il 2020 un anno positivo per l’attuazione degli interventi. Fattiva la collaborazione istituzionale fra le due Unioni Montane che insistono sul territorio

 
 
 
L’area interna Valli Maira e Grana protagonista del nuovo incontro di monitoraggio per la verifica dei sistemi associativi e dei modelli di governance adottati dai comuni coinvolti per l’attuazione della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) con l’obiettivo di intercettare eventuali fabbisogni di supporto, ma anche di far emergere nuovi paradigmi organizzativi da replicare in altri territori.
 
L’area progetto, 18 comuni in provincia di Cuneo, coincide esattamente con la somma delle due Unioni Montane (Valle Maira e Valle Grana) che insistono sul territorio la cui capacità associativa,  in virtù delle esperienze pregresse, è stata ampiamente assodata. Per l’attuazione SNAI i due enti hanno sottoscritto una convenzione di secondo livello che ha individuato i settori di collaborazione stabilendo ruoli e competenze.
 
 L’analisi - realizzata nell’ambito del progetto DFP “La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali” attuato da Formez PA – è già stata compiuta su quattro aree progetto in attuazione e sarà estesa a tutte quelle che hanno sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro (APQ) che il comprensorio piemontese ha firmato, fra i primi, nel 2017.
 
La formula della videoconferenza è stata quella adottata fin dall’inizio: una prima fase per capire come i comuni stanno lavorando per assolvere al requisito associativo richiesto per l’ammissibilità alla SNAI e una sull’organizzazione che l’area si è data per realizzare gli interventi.  Ma non solo.  Oltre al team Formez gli amministratori locali si confrontano anche con rappresentanti del Comitato tecnico per le aree interne (CTAI), del Dipartimento per le Politiche di coesione (Dpcoe) e dell’Agenzia per la coesione territoriale (ACT) su questioni inerenti specificatamente l’attuazione.
 
“Un’occasione importante – come ha affermato Francesco Monaco coordinatore del CTAI – per fare il punto della situazione perché vorremmo, a questo punto, che l’APQ si realizzi al massimo e velocemente”. Tanto più in una prospettiva di medio lungo termine per farsi trovare nelle condizioni di poter fare ulteriori investimenti. “Ci stiamo preparando a una nuova stagione -  ha ricordato ancora Monaco – che porterà su questi territori, che hanno l’attenzione del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, molte risorse, quelle della nuova programmazione e del Recovery fund”.
 
“La foto scattata nel 2020 è positiva, i progetti stanno procedendo, dando forma e definizione a quelli che sono i contenuti degli accordi che le due Unioni hanno sottoscritto”. Lo ha detto Andrea Marino, Assistenza tecnica dell’area, che ha ripercorso le fasi dell’iter SNAI i cui tempi si sono molto dilatati per l’avvicendarsi delle amministrazioni sia a livello regionale che della stessa Unione. Il presidente dell’UN Valle Maira, Valerio Carsetti, ha sottolineato come la collaborazione istituzionale tra le due Unioni sia attiva oltre il requisito associativo. La costituzione dell’Ufficio unico Ambiente ed energia e della Comunità energetica territoriale per l’autoproduzione dell’energia, già in fase di statuto, lo confermano. E altre forme di condivisione, ha assicurato Marino, potranno realizzarsi su progettualità che devono ancora partire, per esempio nel settore mobilità. Emerso, con forza, il problema dell’assenza della banda ultra larga nelle zone più aspre del territorio, le borgate dei valloni laterali, che impedisce di svolgere molte professioni e, quindi, la residenza per molte persone. Così come è stata evidenziata la carenza di personale dedicato nelle strutture comunali.  Allo studio la possibile gestione unitaria del trasporto pubblico locale nelle due Valli tenendo conto della diversità territoriale che ne differenzia anche le esigenze di mobilità.
 
Sul fronte gestionale è stata istituita una cabina di regia con funzione di supervisione formata dai due presidenti delle Unioni e un delegato, più un gruppo tecnico allargato di circa 8 persone che partecipa sull’avanzamento della Strategia assicurando una fattiva compartecipazione. Raccolto dall’area l’invito di codificare incontri periodici tra i soggetti attuatori degli interventi, in particolare con la ASL, anche al di là delle emergenze
 
Per quanto riguarda l’attuazione c’è stata una suddivisione di compiti tra i due enti in base alle competenze e la disponibilità di personale. Altra questione dibattuta la necessità di intensificare i rapporti con la Regione attraverso la costituzione di un tavolo specifico per velocizzare la realizzazione degli interventi, anche alla luce delle varianti all’APQ richieste dall’area.